rassegna stampa roma

La Roma a un anno dalla notte magica. Il rischio è perdere Manolas, l’eroe di Coppa

Si avvicina l’anniversario della vittoria sul Barcellona, ma tutto è cambiato

Redazione

Non è l’effetto collaterale più importante di Samp-Roma: quello è essere rientrati nella volata per il quarto posto. Però i tre punti strappati a Marassi rendono anche meno triste un "amarcord" che, altrimenti, sarebbe stato devastante: quello di Roma-Barcellona del 10 aprile 2018. Una partita che sembra essere stata giocata in un’altra era. Eusebio Di Francesco, un anno, stava riflettendo: la partita di andata era finita 1-4 e nessuno concedeva alla Roma la minima speranza. Bisognava "sparigliare" tutto e Eusebio aveva iniziato a pensare alla difesa a tre. A 24 ore dalla partita, esattamente 365 giorni fa, rese partecipe Monchi della sua decisione. Il d.s. approvò, perché nelle situazioni più critiche serve anche un pizzico di follia. Il resto, è storia. Tanto, troppo è cambiato da allora. A partire dal numero 1: lì c’era Alisson, uno dei tre migliori portieri del mondo mentre adesso c’è Mirante, che ha appena scalzato Olsen, schiacciato dall’eredità del brasiliano, troppo pesante da portare sulle sue spalle. Fazio non è più lo stesso e la difesa che aveva reso l’Olimpico un fortino si è trasformata in una banda del buco che, in stagione. Dal centrocampo sono spariti Nainggolan e Strootman, ceduti in estate. Dzeko è diventato un grande punto interrogativo dopo essere stato l’eroe della Champions. Di Francesco è stato esonerato dopo l’eliminazione negli ottavi di Champions contro il Porto e sulla panchina, al suo posto, è seduto Claudio Ranieri. Il trait d’union non può che essere Kostas Manolas. È stato il greco a segnare il 3-0 che ha eliminato Messi e compagni, ma è sempre il greco uno dei due nomi - l’altro è Cengiz Under - che vengono fatti come cessioni estive per evitare il sacrificio di Nicolò Zaniolo per esigenze di bilancio. È vero che il difensore ha una clausola di rescissione da 36 milioni di euro, ma la sua cessione darebbe un segnale terribile alla tifoseria. Sarebbe una perdita tecnica e simbolica. Non ha certo il fascino di un Roma-Barcellona, ma Roma-Udinese ha assunto un valore enorme per il futuro giallorosso. Sabato prossimo, alle 18, è obbligatoria un’altra vittoria. Tanto più che in serata si giocherà Milan-Lazio. Come scrive il Corriere della Sera, purtroppo per Ranieri, l’emergenza degli infortunati resta altissima. Gli esami medici di Karsdorp hanno evidenziato una lesione al bicipite femorale destro. Prognosi di 3-4 settimane: fuori sicuramente contro Udinese, Inter, Cagliari e Genoa. L’obiettivo è riaverlo a disposizione per la sfida contro la Juventus del 12 maggio. Con Kolarov squalificato e Santon ko, l’unica speranza è recuperare Florenzi. Altrimenti difesa a tre oppure quattro centrali in campo.