È terza nella classifica dei gol segnati, quarta per i tiri in porta effettuati e sesta per i chilometri percorsi. Eppure la Juventus è sempre davanti a tutti. La classifica della serie A che riparte oggi con lo spareggio salvezza Empoli-Palermo e con Napoli-Sampdoria è un piccolo miraggio per le inseguitrici, perché la squadra di Allegri sembra abbastanza vicina, ma deve recuperare (lo farà l’8 febbraio) la partita di Crotone, rinviata per la Supercoppa di Doha. I punti potenziali di vantaggio quindi sono 7 sulla Roma, 10 sul Napoli, 11 sulla Lazio, 12 sul Milan che però deve a sua volta recuperare la partita col Bologna, addirittura 15 sull’Inter. Quanto basta per farsi una domanda legittima: la lotta per lo scudetto è già finita? Dopo la vittoria della Juventus sulla Roma del 17 dicembre il dubbio è diventato qualcosa di più concreto. Dopo cinque anni di successi le basi sono solide e sono anche le solite: la difesa bianconera è sempre la migliore e non a caso il portiere che ha fatto meno parate finora è proprio Buffon. La squadra di Allegri ha speso 125 milioni solo per Higuain e Pjanic eppure non ha ancora espresso tutto il suo potenziale offensivo, come riporta Tomaselli su Il Corriere della Sera.
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La lista dei secondi: le poche certezze delle inseguitrici della Juventus
I bianconeri di Allegri pur essendo terzi nella classifica dei gol segnati, quarti per tiri in porta e sesti per chilometri percorsi dominano il campionato con 4 punti dalla Roma seconda ed una gara ancora da recuperare
Ma se la Juve non primeggia in nessuna materia in particolare, allora la domanda che nasce è un’altra: gli avversari possono sperare in altri passi falsi di una squadra che comunque ha perso tre partite? Oppure è vero il contrario e la Juve ha ancora margini di miglioramento? Allegri riparte contro il Bologna senza Alex Sandro, uno dei suoi giocatori dal rendimento migliore. Questo, unito alle possibili scorie rimaste dopo la sconfitta col Milan ai rigori (quelle urla di Max sentite in campo a fine partita li prenderei tutti a calci…), all’incertezza sulle scelte in attacco e anche a un possibile interessamento reciproco tra lo stesso Allegri e la Premier League, lasciano dei margini di speranza alle altre: non puoi più sbagliare.
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