La Francia esalta Koné. DDR gli dà una maglia da titolare per Genova

Prima partita da titolare con la maglia della Francia e subito recensioni piene di entusiasmo, scrive Luca Valdiserri su Il Corriere della Sera. Manu Koné è stato il dominatore del centrocampo in Francia-Belgio 2-0, prendendosi anche i complimenti del c.t. Deschamps. Dalla parentesi in Nations League torna a Daniele De Rossi un calciatore pieno di entusiasmo, quello che aveva già dimostrato nel suo debutto contro la Juventus. Uno spezzone di gara in cui ha messo in mostra le sue qualità: dinamismo e personalità. Pilastro della Francia olimpica, argento ai giochi di Parigi 2024, Koné è stato convocato per la prima volta in nazionale maggiore per le due partite contro Italia e Belgio. Nei 122 minuti messi a referto nelle 2 presenze, Koné si è messo particolarmente in luce. Contro gli azzurri, ha tenuto l'86% di precisione nei passaggi. Contro il Belgio è arrivato al 91% di precisione nei passaggi, toccato 80 palloni (10 recuperati), 8 duelli vinti su 13 affrontati.

"Ora torneremo nei club e continueremo a lavorare anche in vista dei prossimi impegni con la nazionale. Mi piace sia difendere sia attaccare, mi trovo a mio agio con il pallone tra i piedi. Quando ho il possesso del pallone è tutto più facile, visto che io sono una persona calma. Mi sono divertito e ringrazio la squadra per la fiducia che mi ha dato. Ero sereno e dovevo dimostrare ciò che so fare. Sono felice, ho fatto molta strada per arrivare fino a qui ed è un motivo di orgoglio per tutti, per la mia famiglia e per la mia città". Adesso lo aspetta una maglia da titolare a Genova, domenica alle 12.30, contro il Genoa. Daniele De Rossi aveva spiegato chiaramente al d.s. Ghisolfi che se si poteva finanziare un solo acquisto importante, quello doveva essere Koné. In difesa la Roma ha pescato due svincolati di qualità come Hermoso e Hummels, a centrocampo sono stati investiti 17 milioni più bonus, che pero saranno pagati l'anno prossimo. Koné è arrivato in prestito con un acquisto a titolo definitivo mascherato. Poiché la perfezione non è di questo mondo, anche Koné ha un difetto: i cartellini gialli. Ne ha preso uno dopo 2' contro l'Italia e un altro dopo 4' contro il Belgio. Li ha gestiti, ma serve più attenzione.