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Il vangelo di Ranieri: “Conta la Roma, non l’ego dei calciatori”

LaPresse

Domenica contro il Genoa Zaniolo pronto al rientro, mentre Perotti si ferma ancora

Redazione

Un girone fa, era il 16 dicembre 2018, la parabola di Nicolò Zaniolo era all’inizio della sua fase ascendente. Eusebio Di Francesco stava scoprendo le sue qualità e, con gli uomini contati, osò l’impensabile: contro il Genoa, all’Olimpico, lo schierò al centro dell’attacco nel 3-4-3. La Roma vinse 3-2 con grandi difficoltà, Zaniolo falso nueve è stato un esperimento fallito e mai più ripetuto. In un girone, però, l’ex interista è diventato un punto di riferimento imprescindibile nella Roma, uno dei talenti del calcio italiano entrato a far parte della Nazionale di Roberto Mancini e, ovviamente, un uomo mercato. Come scrive Gianluca Piacentini su Il Corriere della Sera, la Roma alla fine del campionato dovrà rinnovargli il contratto, se vorrà respingere al mittente le offerte che sono già arrivate, arrivano e arriveranno: di recente, il suo agente Claudio Vigorelli ha risposto in maniera un po’ piccata a Francesco Totti, che, prima del match contro il Cagliari, aveva detto che per fare i contratti bisogna essere in due, ma che comunque "non ci saranno problemi". In tre delle otto partite con Ranieri allenatore Zaniolo è partito dalla panchina, contro il Cagliari non c’era per squalifica. La sensazione è che in questo momento il tecnico di Testaccio gli preferisca Lorenzo Pellegrini nel ruolo di trequartista, Kluivert e probabilmente anche Cengiz Under in quello di esterno. Proprio con il turco Nicolò si giocherà una maglia da titolare contro il Genoa. Ranieri non ha chiarito il dubbio: "Il ragazzo è pronto, è un generoso, al primo anno non può avere sempre quella facilità di corsa, anche se la sua forza interiore e il suo fisico lo aiutano molto". Riferendosi al possibile utilizzo di Javier Pastore, il tecnico ha spiegato in maniera ancora più chiara la sua idea, che vale per tutti: "Chi non è utilizzato dall’inizio non deve sentirsi declassato, o messo da parte: è più importante la Roma del proprio ego. Faccio appello all’intelligenza dei ragazzi. Riuscire ad arrivare in Champions League è una vittoria del gruppo, dei tifosi e della società: al di là di chi giocherà queste quattro partite, saranno tutti importantissimi". Lo sono anche i tifosi, che gli hanno dedicato uno striscione fuori dai cancelli di Trigoria: "Li ringrazio. Ho chiesto il loro aiuto e ce lo stanno dando. Spero che sia così fino in fondo, poi non sarà più compito mio". Al centro dell’attacco ci sarà Edin Dzeko, che ha recuperato dal problema alla caviglia e ieri si è allenato in gruppo. Out per l’ennesima volta Diego Perotti, che si è fermato per un problema al bicipite femorale della coscia destra: è l’infortunio muscolare numero 48 in stagione.