rassegna stampa roma

Il ritorno del vero 9

E' passata la moda del falso centravanti. Ormai tutti si affidano a punte di peso: da Dzeko a Mandzukic, fino a Icardi

Redazione

L'originale è sempre meglio dell'imitazione, anche nel calcio. E' il caso della parabola del 'falso nove' professata negli ultimi anni e accantonata in questa finestra di mercato. Come riportato nell'edizione odierna de "Il Corriere della Sera", fu una novità assoluta quando nella Grande Ungheria degli anni 50 l’allenatore Sebes trasformò l’esterno Hidegukti in centravanti arretrato, dietro i finalizzatori Puskas e Kocsis, per non lasciare punti di riferimento agli avversari. L’Inghilterra dei maestri si schiantò e il 3-6 dei magiari a Wembley diventò leggendario. Lezioni, soprattutto innovazioni.

Adesso anche gli ultimi rimasti a professare questo stile offensivo, la Roma e il Milan, hanno cambiato rotta acquistando veri numeri 9, capaci di reggere da soli il reparto offensivo. I rossoneri avevano provato questo stile di gioco lo scorso anno con Menez ma, gol a parte, i risultati in classifica non sono arrivati. Lo stesso lo aveva fatto la scorsa stagione Garcia con Totti e, a volte, schierando uno tra Iturbe e Ljajic al centro dell'attacco. Adesso la musica è cambiata: Mihajlovic ha preteso due centravanti come Bacca e Luiz Adriano, i giallorossi hanno virato sul bomber bosniaco Dzeko, l’Inter ha in Icardi un terminale letale, la Juve ha comprato Mandukic e il Napoli sfoggia Higuain, il prototipo dell’attaccante. Insomma, il gioco del Barcellona che tanto ha fatto scuola negli anni passati è stato abbandonato.