rassegna stampa roma

Il Milan alla partita dello stadio: spunta Parnasi per l’impianto di proprietà

La società rossonera si è affidata ad un advisor, l'immobiliarista romano proprietario dei terreni su cui sorgerà l'impianto giallorosso a Tor di Valle

Redazione

Il Milan vuole mani libere per decidere quale sarà la sua "casa" del futuro. San Siro resta la prima scelta nell’immediato, ma per il futuro l’ipotesi addio resta sul tavolo. L’idea di costruirsi un proprio stadio non è mai tramontata, scrivono Lio e Andreis su "Il Corriere della Sera". Il dossier è avviato. La società si è affidata a un advisor: sarà l’immobiliarista romano Luca Parnasi a gestire il capitolo stadio. I contatti si sono fatti concreti alla fine di novembre: Parnasi è entrato in punta di piedi nelle trattative e ha finito per conquistare il mandato generale per la ricerca dell’area e lo studio di fattibilità del progetto. L’imprenditore, 40 anni, è proprietario dei terreni su cui sorgerà il nuovo stadio della Roma ed è in pista per costruire l’impianto con la sua società Eurnova. Ora punta dritto al mercato milanese. Prova a entrare presentandosi non più come costruttore puro ma come coordinatore di una più ampia operazione di rigenerazione urbana. Sulla scelta definitiva peseranno tanti fattori che Parnasi ha già sperimentato per Tor di Valle a Roma: densità di abitanti (e tifosi, ovviamente), facilità d’accesso, infrastrutture e soprattutto dimensioni ampie. L’obiettivo è individuare un’area da destinare non solo all’impianto sportivo ma anche a servizi e sviluppo immobiliare. Proprio come nel progetto della Capitale. Dove possiede oltre cento ettari di terreno: su circa un terzo sorgerà lo stadio dei giallorossi, 300 milioni di euro di valore (tecnicamente Parnasi cederà quella porzione al club, che poi affiderà in appalto la costruzione a una società). Sul resto sorgeranno opere di interesse pubblico (250 milioni, metà a carico della Roma, metà a carico di Parnasi) e il «business park» disegnato da Daniel Libeskind e Carlo Ratti (650 milioni). A Roma l’imprenditore ha pronti gli esecutivi del progetto e sta aspettando il via libera del Comune, frenato da intoppi politico-burocratici. Nel frattempo a Milano, Parnasi si sta preparando, tessendo rapporti con studi legali, di architettura e design locali.