È sempre Roma contro Juventus. Dal giorno dello scontro diretto, il 5 ottobre, non c’è stata dichiarazione pubblica, da una parte e dall’altra, senza riferimenti agli avversari. Ieri è toccato a Rudi Garcia che, forse consapevolmente o forse no, rispondendo ad una domanda che sembrava innocua, sulla difesa giallorossa che subisce più gol rispetto allo scorso anno, ha usato la figura retorica della preterizione (cioè affermare di voler tacere qualcosa di cui si parla). «Se dico - le sue parole - che abbiamo subito 6 gol in 12 partite, poi mi ritrovo i titoloni sui giornali. Perciò non lo dirò e mi limito ad affermare che prima della gara con l’Inter avevamo vinto 6 partite in casa con la rete inviolata».
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Garcia: inseguire non mi turba
«Nessuna frustrazione, i giocatori hanno dimostrato contro l’Inter che il campionato è una maratona in cui bisogna essere pronti gara dopo gara»
Nella sua classifica il tecnico non considera la gara e i gol subiti dai bianconeri (3-2), riaccendendo il duello a distanza. «Il risultato di Fiorentina-Juventus non conta, faremo di tutto per prendere i tre punti all’Olimpico perché non dipendiamo dagli altri. Solo vincendo tutte le gare avremo la possibilità per una giusta ricompensa». Che tradotto significa scudetto. Un obiettivo che è un chiodo fisso ma che rischia di rimanere un sogno proibito se la Juventus non commetterà passi falsi. In passato De Rossi, quando la Roma di Spalletti andava sempre a sbattere contro l’Inter dei record, ha raccontato della frustrazione nel dover sempre inseguire.
Un rischio che la Roma attuale, secondo Garcia, non corre. «Nessuna frustrazione, i giocatori hanno dimostrato contro l’Inter che il campionato è una maratona in cui bisogna essere pronti gara dopo gara». Per questo il suo pensiero è per il Sassuolo (Olimpico ore 18) e non per il Manchester City. «Stanno facendo meglio di quanto previsto: non perdono da 7 gare (8 con la Coppa Italia, n.d.r.) e lo scorso anno, pur non giocando ogni tre giorni, non siamo riusciti a batterli».
Per la prima volta avrà la possibilità di scegliere in quasi tutti i ruoli. «Maicon sta bene, può giocare sia in campionato sia in coppa; Strootman è pronto, non può essere già al massimo ma è uno dei migliori che abbiamo e il suo utilizzo è una possibilità; Iturbe sta ritrovando la sua esplosività e gioca per la squadra. Sono contento del rinnovo di De Sanctis, con lui e Skorupski ho due grandi portieri». Un pensiero anche per Castan. «Presto lo andremo a trovare, mi ha scritto un messaggio: non vede l’ora di rientrare».
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