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Garcia: «Buona gara, ko immeritato»

"Io guardo la partita in generale - ha detto il tecnico - e mi sembra una sconfitta molto immeritata. Tutti i numeri dicono che abbiamo fatto una buonissima gara, non grande, sennò avremmo vinto"

Redazione

Giochi meglio ma non segni e così non vinci. Tutto questo fa parte delle stranezze del calcio, come evidenzia Gianluca Piacentini su Il Corriere della Sera. Ed è quanto è successo ieri sera alla Roma. Nella sera in cui hanno dato una dimostrazione di forza e personalità, dopo cinque vittorie consecutive i giallorossi perdono (1-0) per la seconda volta in campionato, abbandonando la testa della classifica.

È stata una partita strana, con la Roma che in inferiorità numerica ha finito il match nell’area di rigore interista e con la formazione di Mancini, che ha confermato ancora una volta il suo cinismo vincendo per la sesta volta 1-0 in questa stagione, a chiudersi con l’uomo in più.

L’espulsione di Pjanic, in quel momento capitano dopo la sostituzione di Florenzi, è il danno oltre la beffa: il bosniaco non ci sarà nel derby contro la Lazio di domenica prossima, e per quella gara Rudi Garcia dovrà pensare ad una soluzione alternativa, magari con un cambio di modulo. «Io guardo la partita in generale - ha detto il tecnico - e mi sembra una sconfitta molto immeritata. Tutti i numeri dicono che abbiamo fatto una buonissima gara, non grande, sennò avremmo vinto. Ci è mancata cattiveria davanti alla porta, lo possiamo dire, è mancato il cinismo e l’efficacia, Handanovic è stato il migliore, questo vuol dire tutto ma se giocheremo così ne vinceremo tante. Dzeko? Ha bisogno di giocare per trovare l’accelerazione sui primi 2-3 metri che gli fa trovare la palla. Non solo a lui, anche ad altri è mancata cattiveria sotto porta. Potevamo fare il primo gol e cambiare la storia. Anche in 10 abbiamo continuato a fare la partita, almeno un pareggio lo meritavamo».