(Corriere della Sera - G.Piacentini)Prima della squalifica «televisiva» e delle polemiche che l’hanno accompagnata, Mattia Destro era il giocatore più in rampa di lancio del campionato italiano e sembrava essersi assicurato una maglia per il Mondiale. Lo stop per quattro turni ha rimescolato le carte e le convinzioni del c.t. Cesare Prandelli, ma domani sera contro la Juventus l’attaccante ascolano avrà la possibilità di recuperare un po’ di terreno.
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Garcia: “Benfica come modello, L’anno prossimo sarà scudetto”
(Corriere della Sera – G.Piacentini) Prima della squalifica «televisiva» e delle polemiche che l’hanno accompagnata, Mattia Destro era il giocatore più in rampa di lancio del campionato italiano
«La gara con i bianconeri - le sue parole a Sky - la vorrebbero giocare tutti. Lo faremo davanti al nostro pubblico, che è spettacolare, e speriamo di chiudere nel miglior modo possibile. Sarà una bella partita, abbiamo fatto una stagione incredibile e anche loro, vincendo il campionato, hanno dimostrato di essere una squadra fortissima. La differenza l’hanno fatta alcuni cali di tensione che noi abbiamo avuto e loro no. Sulla squalifica non ho più niente da dire: è passato un mese e la nostra posizione, mia e della società, è sempre la stessa».
Ha poco tempo, Destro, per convincere Prandelli. «Non l’ho sentito, starà facendo le sue valutazioni. Il Mondiale è la massima aspirazione per un calciatore: se dopo l’infortunio mi avessero detto che lo avrei giocato e poi avrei disputato la Champions con la Roma, ci avrei messo la firma. Se potevo finire alla Juventus? Due anni fa ho scelto di andare alla Roma perché ero convinto della società e del pubblico. Sono contento e spero che l’anno prossimo riuscirò a fare grandi cose».
Lo spera anche Rudi Garcia, che ieri mattina ha incontrato gli studenti dell’università Luiss. Il tecnico francese ha ben chiari i suoi obiettivi. «Sono contento di essere riuscito a costruire qualcosa di importante, l’esempio è il Benfica che è rinato dopo aver perso tre finali: la cosa strana è che l’anno prossimo forse avremo meno punti, ma vinceremo lo scudetto. Mi auguro di fare una grande Champions League, perché non si può programmare di vincerla in un anno. I soldi, in ogni caso, non sono tutto, e non è sempre con i soldi che si porta a casa la Champions. Manchester City, PSG e Chelsea sono un esempio».
Nel presente, invece, si aspetta una reazione da parte dei suoi calciatori dopo la brutta figura di Catania. «Non ho avuto tante occasioni nel corso della stagione di gestire una sconfitta, ma questa settimana hanno scoperto un allenatore arrabbiato. Questa cosa può succedere una volta, ma mi auguro non avvenga mai più. Sono sicuro che contro la Juventus vedremo undici lupi in campo».
Ci sarà, ma solo in tribuna, anche Kevin Strootman: il centrocampista olandese ieri si è sottoposto ad un nuovo controllo al ginocchio operato. «Il calciatore - si legge nella nota della società - è in buone condizioni di salute e sta rispettando i tempi di recupero previsti. Lavorerà in sede per qualche giorno prima di far ritorno in Olanda, dove proseguirà le terapie riabilitative». L’appuntamento è all’inizio della prossima stagione.
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