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Fonseca: “Qui in Italia a 30 anni non sei vecchio”

LaPresse

Roma-Fiorentina è la sfida Dzeko-Ribery: poco spazio ai giovani

Redazione

"Qui in Italia non si guarda l’età. In altri Paesi invece, quando i giocatori arrivano intorno ai 30 anni, iniziano a dire che sono vecchi: io penso che sia positivo guardare la loro qualità e la condizione fisica" . Se Paulo Fonseca fosse arrivato prima sulla panchina della Roma, probabilmente la carriera di Francesco Totti sarebbe potuta durare un po’ di più, scrive Gianluca Piacentini  sul Corriere della Sera.

Il tecnico portoghese, infatti, nella conferenza stampa alla vigilia della gara contro la Fiorentina (oggi alle 18 allo stadio Olimpico), ha spiegato quello che era chiaro da tempo: e cioè che non guarda la carta d’identità dei calciatori quando sceglie la formazione da mandare in campo. Concetto valido, in teoria, anche per i più giovani, anche se Fonseca ha già dimostrato di preferire l’esperienza dei vari Dzeko, Pedro, Mkhitaryan, Smalling (ed in passato Aleksandar Kolarov) rispetto ai giovanissimi.

La Fiorentina, secondo Fonseca, è avversaria di livello. "È una grande squadra, ha preso giocatori di qualità e di esperienza in Serie A, ha molte soluzioni e gioca bene. Possono arrivare tra le prime sette in campionato: sarà una partita molto difficile". E che la Roma ha necessità di vincere, se vuole rimanere nelle zone alte di una classifica che non ha ancora trovato un padrone. “Inter e Juve sono le principali candidate in questo momento, poi ci sono altre squadre: noi vogliamo fare meglio della scorsa stagione".