Se nel calcio i fatti contano ancora qualcosa, questi sono i fatti che Francesco Totti ha offerto alla Roma nelle sue ultime sette presenze in campionato: 166 minuti giocati e 5 gol, allamedia di uno ogni 33’. Gonzalo Higuain ne ha segnati 9 ma in 473 minuti, uno ogni 52’. Maurito Icardi 4 in 593 minuti, uno ogni 148’. Come tutte le statistiche questa va interpretata. Non vuol dire che Totti sia più forte di Higuain ma certifica la forza attuale del numero 10 giallorosso. Come l'anno scorso entra e trascina i suoi.
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Fatti (e punti) non parole. Che numeri il Capitano
Totti è ancora una certezza per la Roma: quando entra è sempre decisivo e con Dzeko forma la coppia perfetta. La scrivania può attendere
La coppia con Dzeko funziona alla grande. Con loro due, come spiega Luca Valdiserri a Il Corriere della Sera, la Roma ha guadagnato 12 punti in classifica: Frosinone-Roma da 0-0 a 0-2, +2 punti; Roma-Fiorentina da 4-1 a 4-1, =; Atalanta-Roma da 3-2 a 3-3, +1 punto; Roma-Torino da 1-2 a 3-2, +3 punti; Genoa-Roma da 2-1 a 2-3, +3 punti; Milan-Roma da 1-2 a 1-3, =; Roma-Sampdoria da 1-2 a 3-2, +3 punti. Anche in questo caso, fatti e non opinioni.
James Pallotta ha avuto paura visto il campo bagnato, prima che Totti tirasse il rigore. Ma come può avere paura un calciatore che ha tirato il rigore decisivo in Italia-Australia nel mondiale poi vinto dagli azzurri? A questo punto ci s'interroga se davvero sarà l'ultimo anno di Totti. Visto la sua forma attuale la scrivania può attendere. Totti serve in campo perché il migliore è ancora lui. E perché dopo la partenza di Pjanic per la Juventus, sacrificato al Financial Fair Play, c’è ancora più bisogno della classe, della fantasia e del carisma del più forte calciatore che la Roma abbia mai avuto.
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