Da qui alla prossima sosta la Roma disputerà un vero e proprio tour de force: 7 partite in 22 giorni, praticamente una ogni. E quasi tutte, come sottolinea Gianluca Piacentini su "Il Corriere della Sera", sono da dentro o fuori.
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Fatiche e sorrisi dalle nazionali. Roma pronta per il tour de force
Con l'Empoli inizia un tour de force di ben 7 partite in soli 22 giorni. Dopo i toscani si va a Leverkusen, poi Fiorentina, Udinese, Inter, ritorno con i tedeschi e, per finire, il derby contro la Lazio
La gara contro l'Empoli darà il via, anticipando la trasferta a Leverkusen, sfida di un'importanza cruciale per il passaggio agli ottavi di Champions League. Dopo la Germania si andrà dalla Fiorentina capolista, poi il turno infrasettimanale contro l'Udinese e sabato 31 a Milano contro l'Inter. Le ultime due partite del mini-ciclo, il «ritorno» di Champions contro il Leverkusen (in casa il 4 novembre) e il derby. Impossibile non pensare ad un ampio turnover tra una partita e l'altra.
Nelle prossime ore Totti farà ulteriori esami per capire quanto manca al recupero (obiettivo Fiorentina), intanto è tornato ad allenarsi con il gruppo anche Ruediger. A meno di «incidenti di percorso» nelle ultime gare - stasera saranno impegnati Florenzi, Pjanic, Nainggolan e forse Dzeko, mentre ieri è toccato a Gyomber - gli impegni delle nazionali restituiscono al tecnico francese calciatori con il morale più alto rispetto alla partenza. Come nel caso di Digne, che grazia alla Roma ha riconquistato la Francia. Stessa felicità per Szczesny, qualificato con la sua Polonia ad Euro 2016. Il pubblico di Dubai ha regalato una vera e propria standing ovation a Mohamed Salah, protagonista nella vittoria dell’Egitto con lo Zambia (3-0). Nainggolan, infine, è andato a segno contro Andorra, dopo qualche prestazione sottotono in giallorosso.
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