Cinque centrocampisti per affrontare in casa un Milan organizzato ma con la qualità di una buona provinciale sono stati troppi. La Roma ha sprecato così l’occasione di chiudere il 2014 a meno uno dalla Juventus. Rudi Garcia, che è stato la pietra angolare su cui è stata ricostruita la squadra che usciva dal disastro della finale di Coppa Italia perduta contro la Lazio, questa volta ha sbagliato formazione. Gervinho, Totti e Florenzi vogliono dire 6 gol in campionato, gli stessi che ha segnato da solo Ljajic, che sabato è entrato al 25’ del secondo tempo. Rinuciare al serbo è stato un errore, soprattutto perché mancava per squalifica Pjanic.
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Eccesso di equilibrio e troppi centrocampisti. La rinuncia a Ljajic quest’anno non ha mai pagato
L'ala serba ha segnato, da solo, lo stesso numero di gol (6) dei tre giocatori schierati in attacco contro il Milan. Contro i rossoneri, probabilmente, Garcia avrebbe dovuto schierare una formazione diversa.
La Roma si è trovata con troppi giocatori dal ritmo "costante" e con poca qualità pura nelle giocate. La ricerca dell’equilibrio non è stata la carta vincente. In attesa di recuperare Iturbe e di ritrovare il miglior Totti, che in questo campionato non ha mai segnato su azione (due rigori) e lo ha fatto solo una volta in Champions League (a Manchester; contro il Cska Mosca, invece, ha fatto gol su punizione), la mancanza contemporanea di Pjanic e Ljajic è stata pesante.
Ljajic non era tra i titolari in tutte le partite peggiori della Roma in questa stagione: 12’ nel finale di Roma-Bayern 1-7; gli ultimi 8’ in Napoli-Roma 2-0; in panchina per tutta la gara in Bayern-Roma 2-0; dentro al 25’ della ripresa in Roma-Milan 0-0. Ljajic è bollato da una parte della stampa e dell’etere romano come un giocatore molto discontinuo. In realtà in questa sua stagione c’è un filo conduttore che si è ripetuto con costanza: quando non c’era la fluidità del gioco giallorosso ne ha molto risentito. La partenza di Gervinho per la Coppa d’Africa – con Keita – apre un interrogativo sulle decisioni future di Garcia. Ridare fiducia a Destro e provarlo, magari, insieme a Totti? Continuare sulla strada dell’attacco "leggero", come a Genova, sostituendo Gervinho con Iturbe? Affidarsi al mercato di riparazione? Quest’ultima ipotesi è quella che stuzzica di più i tifosi, ma a gennaio sono arrivati più Marazzina che Nainggolan.
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