Molte scelte di Fonseca nella sua prima stagione romanista, quella che definisce anno zero, sono discutibili, scrive Luca Valdiserri sul Corriere della Sera: dal fantasma di Kalinic preferito a Schick come vice Dzeko all’accantonamento di Florenzi, che per l’attuale modulo sarebbe stato molto utile.
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È la Roma di Miki. Media gol migliore di quella di Dzeko, assist e tanta leadership
Fonseca lo ha voluto, lo ha difeso quando gli infortuni facevano temere l’ennesima "sola", lo ha mandato in campo ogni volta che ha potuto e ne è stato ricompensato
Su un calciatore non si è sbagliato: Henrikh Mkhitaryan. Lo ha voluto, lo ha difeso quando gli infortuni facevano temere l’ennesima «sola», lo ha mandato in campo ogni volta che ha potuto e ne è stato ricompensato. Infine ha fatto di tutto perché il prestito si trasformasse in acquisto per la prossima stagione, più un’opzione legata alle presenze per il 2021-2022. Miki, come lo chiamano a Trigoria, ha risposto alla grande: 8 gol, 4 assist e tanta leadership. La sua media gol/ minuti giocati è nettamente la migliore: uno ogni 149’, mentre Dzeko è a uno ogni 177’.
Miki è stato fermato dal Giudice Sportivo, come Cristante, per la trasferta di Brescia. Almeno potrà tirare un po’ il fiato e presentarsi più fresco al doppio impegno casalingo contro Hellas Verona (15 luglio) e Inter (19), dove la Roma si giocherà una bella fetta di qualificazione all’Europa League, cercando di evitare il settimo posto che la costringerebbe ai preliminari di fine agosto.
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