(Corriere della Sera - L. Valdiserri) -Molti risalgono con malinconia fino a Konsel, ultimo portiere giallorosso che ha dato loro un po’ di fiducia. La lista dei colleghi/eredi è sterminata: Chimenti, Antonioli, Pelizzoli, Cejas, Lupatelli, Artur, Doni, Julio Sergio, Curci, Lobont, Stekelenburg e Goicoechea. I genialoidi di Kansas City 1927 hanno «sfruttato» gli ultimi due per inventare i personaggi di Franco Stek e Francoechea, spingendo ancora più in là la frontiera del ricordo. Fino a Franco Tancredi. Ecco perché il lavoro che attende Morgan De Sanctis — 36 anni, una carriera lunga e produttiva tra Pescara, Juventus, Udinese, Siviglia, Galatasaray e Napoli, secondo «storico» di Gigi Buffon in nazionale— sarà particolarmente pesante.
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È arrivato De Sanctis l’ultimo tentativo per chiudere la porta giallorossa
(Corriere della Sera – L. Valdiserri) – Molti risalgono con malinconia fino a Konsel, ultimo portiere giallorosso che ha dato loro un po’ di fiducia.
Lui, con entusiasmo, ha incominciato subito: è volato da Bolzano a Roma ieri mattina, ha firmato il contratto biennale (1,2 milioni a stagione) con l’a.d. Claudio Fenucci e nel pomeriggio si è messo subito a disposizione di Rudi Garcia per il secondo allenamento della giornata. Per arrivare a Roma ha dovuto rinunciare a uno stipendio e a una parte dei premi che aveva guadagnato nella stagione scorsa a Napoli. Un gesto d’amore e di entusiasmo per la nuova avventura, che ha colpito favorevolmente i dirigenti romanisti, Rudi Garcia che aveva chiesto e ha ottenuto un portiere esperto che conosce alla perfezione il campionato italiano e anche i tifosi giallorossi. «Finalmente la Roma—ha detto De Sanctis al suo arrivo a Fiumicino —. Tutto risolto con il Napoli, finalmente sono qui per lavorare e fare una grande stagione. Ho già parlato con Garcia. Forza Roma!».[...]
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