E' passato un intero girone dal 30 agosto, giorno in cui Edin Dzeko segnò il suo primo gol con la maglia della Roma. Scelse un'avversaria speciale, la Juventus. Sembrava l'inizio di una favola. Ora, 5 mesi dopo, Dzeko è un attaccante in crisi, diventato oggetto misterioso per la piazza: in campionato non ha più segnato su azione ma solo su rigore, nel derby e contro il Bologna, ma soprattutto non è riuscito ad entrare in sintonia con una squadra che non ha mai giocato per lui, almeno fino all’arrivo di Luciano Spalletti, scrive Gianluca Piacentini su "Il Corriere della Sera".
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Dzeko ricomincia dalla Juventus. Spalletti: «Pronto per sbloccarsi»
Il tecnico toscano ha in mente una squadra che, finalmente, dovrà giocare per metterlo nella condizione di essere decisivo. E chiede di avere pazienza con il bosniaco: "Bisogna solo aspettarlo un attimo e arriverà"
Ma il tecnico toscano non ha certamente intenzione di arrendersi: «Se avessi potuto scegliere un centravanti avrei preso Dzeko. Con lui abbiamo l’attaccante che mancava nella mia prima esperienza romanista». La prima uscita con il nuovo tecnico non è andata bene: più occasioni ma nessun gol, con la forte sensazione di attraversare la fase che, nel corso della carriera, capita a quasi tutti gli attaccanti: quella in cui non si riesce a segnare nemmeno a porta vuota.
La buona notizia, per il bosniaco, è che Spalletti ha in mente una squadra che, finalmente, dovrà giocare per metterlo nella condizione di essere decisivo.«Non si deve far fatica con un numero 9 in campo. Edin ha le qualità per esserlo, basta aspettare il momento in cui si sbloccherà. La tranquillità può dargliela solo il risultato: bisogna che faccia gol e che senta fiducia, anche se a Roma è difficile farlo a un calciatore che non dà risultati. Noi vogliamo andare subito all’obiettivo, ma in questo caso bisogna avere un po’ di pazienza. Edin è un gran calciatore, non gli trovo punti deboli e qualsiasi allenatore lo vorrebbe, perché ci puoi far tutto: è tecnico, abbastanza veloce per la sua mole, prende palla di testa. Bisogna solo aspettarlo un attimo e arriverà».
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