La Roma è partita per il Portogallo nella giornata di ieri. La missione è sfatare il tabù preliminare di Champions League che attanaglia le squadre italiane: 5 sconfitte nelle ultime 6 uscite. L'importanza, anche finanziaria, della riuscita di questa impresa è nota a tutti: l'incasso di trenta milioni a seguito del passaggio del turno, sarebbe fondamentale per il mercato e per il Financial Fair Play giallorosso. Luciano Spalletti ha però ancora qualche dubbio sull'undici titolare chiamato a sbancare ad Oporto: Szczesny o Allison? Dzeko o El Shaarawy? Il tecnico toscano, come riportato dall'edizione odierna de ''Il Corriere della Sera", non designa un portiere Champions e non fa fuori Dzeko, nonostante quest'ultimo in trasferta abbia schierato spesso e volentieri il tridente leggero composto da Salah-Perotti-El Shaarawy: «Non ho la ricetta sicura per vincere, ma so come si fa a perdere una partita: scegliere una formazione per accontentare tutti. Ma con me non succederà, con me gioca il meglio. Voi vedete solo il gol o la giocata, ma in una partita i calciatori toccano in media la palla per un minuto, un minuto e mezzo. Io guardo anche a cosa mettono dentro lo zaino della squadra negli altri 89 minuti». Il mercato, nel frattempo, ha regalato il terzino a Spalletti: nella giornata di ieri Bruno Peres è arrivato a Roma grazie ad un prestito con obbligo di riscatto fissato per 12,5 milioni più eventuali bonus per un altro milione e mezzo; 1,4 milioni netti, più bonus, al brasiliano ex Torino.
rassegna stampa roma
Champions, la Roma chiede spazio al Porto
I giallorossi questa sera al Dragao per rimandare il verdetto all'Olimpico. I dubbi di Spalletti sull'undici titolare: il portiere e l'attaccante. Intanto nella Capitale arriva Bruno Peres
(L. Valdiserri)
© RIPRODUZIONE RISERVATA