Incassato l’ok politico del Campidoglio che riattiva l’iter in Conferenza dei servizi e demolito (virtualmente, per ora) l’ippodromo disegnato da Julio Lafuente con l’impegno, appoggiato dalla Soprintendenza, di ricostruirlo posticcio un po’ più in là, il plotone di associazioni avverse alla cementificazione dell’area di Tor di Valle si è riorganizzato promettendo battaglia legale, come scrive Arzilli sul Corriere della Sera.
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Anche le rane contro il nuovo stadio
L'Associazione italiana difesa animali ed ambiente vuole che vengano rispettate le zone di nidificazione degli anfibi
Il Codacons è contro la decisione di far brillare lo storico ippodromo e di costruire a pochi metri un fac simile pensato per contenere le foto della struttura demolita. Italia Nostra ce l’ha anche con il possibile stravolgimento dell’area nonostante l’impronta «green» voluta dalla giunta M5S. Ma tra le tante promesse di azioni legali al Tar, ce n’è una che è meno assurda di quanto possa sembrare. È quella che imbastirà l’Aidaa (Associazione italiana difesa animali ed ambiente) "se nella stesura del documento definitivo del nuovo stadio non saranno rispettate le zone di nidificazione degli anfibi ed in particolare delle rane".
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