Carlo Ancelotti dopo anni in giro tra le più grandi società del mondo - ha vinto titoli in Italia, Inghilterra, Francia, Spagna e Germania - ha accettato di raccogliere a Napoli l’eredità di Maurizio Sarri. Eusebio Di Francesco sulla panchina romanista vuole dimostrare che la semifinale di Champions League della scorsa stagione non è stata un episodio ma l’inizio di un percorso, personale e di squadra. Domenica sera si troveranno per la prima volta da tecnici uno di fronte all’altro al San Paolo. Come riporta "Il Corriere della Sera", il primo (che ritrova la Roma da avversario dopo oltre 9 anni) è considerato un gestore di campioni che lo ascoltano senza obiezioni. Il secondo è considerato un uomo di campo, e per farsi ascoltare dai suoi calciatori deve convincerli che il lavoro quotidiano paga, l’unica strategia possibile in mancanza dei milioni su cui il suo avversario ha sempre potuto contare.Entrambi hanno giocato nella Roma e vinto uno scudetto: un evento che ti fa entrare di diritto nella storia di un club (e nel cuore dei tifosi) che di vittorie ne conta poche.
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Ancelotti e DiFra, storie diverse e trionfo in comune
Il tecnico romanista vuole dimostrare che la semifinale di Champions League della scorsa stagione non è stata un episodio ma l’inizio di un percorso, personale e di squadra
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