Inter-Roma, le pagelle: Vucinic-Menez, che coppia. Julio Sergio-Riise, che errori

(di Daniele Petroselli)Ancora una buona prova del gruppo di Ranieri contro una grande ma cinque gol sembrano veramente una punizione esagerata. Julio Sergio e Riise mancano clamorosamente nel primo tempo, mentre davanti il trio continua a dare spettacolo, anche se non basta.

Julio Sergio 5,5: Pronti via prende il gol di Sneijder, sul quale non può nulla perché non vede partire il pallone. Poi alterna qualche buona parata a indecisioni clamorose. Sulla punizione di Maicon si salva in qualche modo, ma sul raddoppio di Eto’o l’errore è evidente. Nella ripresa invece prende tutto quello che può, salvando in almeno 4 occasioni. Senza quell’inizio magari…

Riise 5: Il Vikingo sembra il lontano parente di quello visto lo scorso anno. Lascia l’intera fascia alle scorribande di Maicon e poi concede troppo spazio ad Eto’o sul raddoppio. Nella ripresa cambia registro ma comunque non basta per rimediare.

Juan 5,5: Gli attaccanti nerazzurri non riescono a sfondare centralmente, merito suo e dell’argentino. Il brasiliano però ogni tanto sembra faticare a tenere Eto’o. In un paio di occasioni nella ripresa si perde Pazzini in coabitazione col compagno di reparto, ma poi entra nel gol di Loria colpendo il palo di testa.

N.Burdisso 5,5: Controlla bene Pazzini per tutta la partita, ma nell’unica occasione che gli lascia è fatale, per lui e per la Roma. Espulsione e col Napoli dietro sarà emergenza.

Cassetti 6,5: Se la fascia sinistra è un disastro, almeno quella destra sembra avere ritrovato un suo equilibrio. Marco copre bene e non perde tempo per ripartire in avanti. Decisivo poi in due occasioni in piena area, in collaborazione con Perrotta.

De Rossi 6: Il capitano controlla e incita la squadra a ripartire. Per il resto svolge bene il suo compito, anche se ogni tanto commette qualche leggerezza in fase di disimpegno. Cala nella ripresa ma entra nel gol di Vucinic che riapre per un po’ le speranze.

Simplicio 6,5: Parte ancora una volta bene e il gol è il giusto premio per il suo coraggio. Molto attento in fase di copertura, anche se nella ripresa paga anche lui qualcosa nel momento in cui l’Inter prende il largo.

Perrotta 7: Gioca in un ruolo a cui ancora non è avvezzo ma si disimpegna bene, chiudendo ogni possibile tentativo dei centrocampisti interisti e aiuta in alcune occasioni (fondamentali) Cassetti.

Menez 6,5: Vederlo duettare con Mirko è un piacere per gli occhi. Mattatore insieme al montenegrino nel primo tempo, in cui prova anche qualche tiro, quanto sprecone nella ripresa, in cui non sembra mai avere il guizzo giusto.

Vucinic  7,5: Il migliore. E meritava sicuramente un altro risultato. Incontenibile nel primo tempo, quando inventa il contropiede che porta al primo gol e serve un assist sempre al brasiliano. Si intende a meraviglia con Menez ma nella ripresa cala anche lui, anche se il gol del 4-2 è una sua grande invenzione.

Borriello 6,5: Il dolore ad una coscia lo condiziona per tutto l’incontro ma lui lotta bene e fa salire la squadra, riuscendo anche in qualche pregevole spunto sulla fascia sinistra. Troppo nervoso però in alcune circostanze, rischiando anche il rosso.

Greco sv

Loria 5,5: Esordio stagionale per l'espulsione di Burdisso, comincia sbandando pericolosamente per poi finire in crescendo e segnando anche la rete della speranza. Ma non è bastato.

Taddei 5,5: Entra nella ripresa e prova a pressare alto ma non è incisivo come il mister sperava.

Ranieri 5,5: La squadra fa una grande partita ma qualche singolo lo penalizza ancora. Coraggiosa (quanto inevitabile) la scelta di Loria nella ripresa. Peccato perché la squadra perde giocando una delle sue migliori partite, ma cinque gol sono veramente troppi per una squadra che vuole lottare per lo scudetto. E stasera forse abdica definitivamente alla corsa...

Arbitro Tagliavento 5: Tanti errori per lui, che lo scorso anno si era eretto a nuovo eroe dei fischietti. Sbaglia più contro i giallorossi (vedere la trattenuta di Ranocchia su Borriello e la manata di Eto’o a Taddei sul 5-3), dimostrando di non essere in grande condizione.