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BRUNICO Bradley: “Stiamo lavorando per migliorarci. Il campo dirà se ci riusciamo. Felici per l’arrivo di Strootman e altri campioni”

Ecco le parole di Michael Bradley nella conferenza stampa di oggi a Brunico. C’è qualcosa che manca alla Roma? “Si, c’è ancora qualcosa che manca. Stiamo lavorando per fare un campionato migliore rispetto all’ultimo”....

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Ecco le parole di Michael Bradley nella conferenza stampa di oggi a Brunico.

C'è qualcosa che manca alla Roma?

“Si, c'è ancora qualcosa che manca. Stiamo lavorando per fare un campionato migliore rispetto all'ultimo”.

Credi di avere caratteristiche diverse per trovare posto anche con l'arrivo di Strootman?

“Credo di si. Per arrivare dove vogliamo servono tanti giocatori forti. Siamo contenti per l'arrivo di Strootman però credo che abbiamo tanti centrocampisti forti e ognuno può dare un contributo importante”.

Dove è possibile collocare, ora, la Roma?

“Possiamo parlare di nuovi acquisti ma solo il campo ci dirà se siamo migliorati. Le parole non servono, dobbiamo mostrarlo con i fatti”.

Da Zeman a Garcia cosa è cambiato in mezzo al campo per voi?

“Garcia ci chiede più pazienza. Zeman voleva palla avanti subito, ora invece è importante avere possesso e far girare la palla. Chiaro che ogni allenatore ha le sue idee".

Venendo dagli USA, cosa ti sembra del calcio italiano che perde giovani e grandi campioni?

“Vero, ma ne stanno arrivando altri come Gomez alla Fiorentina o Strootman qui a Roma. I giocatori forti è normale vengano cercati da grandi squadre ma, per me, la Serie A resta uno dei migliori campionati d'Europa. 4/5 anni fa si diceva che il miglior campionato era la Premiership inglese, ora si parla della Bundesliga. Per me la Serie A resta fortissima”.

Riguardo alla preparazione, un tuo giudizio e differenze con quella precedente.

“Lo scorso anno Zeman ci ha fatto lavorare tanto senza palla e sulla corsa. Quest'anno il primo giorno abbiamo subito visto la palla e ci lavoriamo molto. Stiamo lavorando bene, siamo tutti a disposizione per fare quello che vuole il mister, si vede che c'è la voglia di riscattarsi”.

Su Osvaldo che idea ti sei fatto? Ti sei rassegnato a doverlo perdere?

“Per me resta un giocatore fortissimo che tutte le squadre vorrebbero avere. Nello spogliatoio è un ragazzo splendido, fa gruppo e per me è sempre stato importante. Per quanto riguarda la piazza, i tifosi vogliono giocatori pronti a dare tutto, cuore e grinta, quindi ora dobbiamo far vedere tutti che siamo pronti a farlo. Se lui resta è ancora meglio”.

Sta nascendo secondo te una Roma più forte? Riscatto vuol dire puntare a lottare per cosa?

“Potrà dirlo solo il campo. La società ci sta dando tutto per fare il meglio, ora tocca a noi per far vedere che siamo una squadra e dei giocatori che meritano di giocare per la Roma. Dobbiamo puntare il più in alto possibile, lottare per la Champions. La Roma ha bisogno di questo, arrivare sesti o settimi non basta, è chiaro. Possiamo parlare tutto il giorno, il momento delle parole è finito, bisogna mostrarlo sul campo”.

Sta nascendo secondo te una Roma più forte? Riscatto vuol dire puntare a lottare per cosa?

“Potrà dirlo solo il campo. La società ci sta dando tutto per fare il meglio, ora tocca a noi per far vedere che siamo una squadra e dei giocatori che meritano di giocare per la Roma. Dobbiamo puntare il più in alto possibile, lottare per la Champions. La Roma ha bisogno di questo, arrivare sesti o settimi non basta, è chiaro. Possiamo parlare tutto il giorno, il momento delle parole è finito, bisogna mostrarlo sul campo”.

Avete salutato Marquinhos? Cosa pensi dei nuovi acquisti?

“Non abbiamo avuto occasione di salutarlo ma di sicuro tornerà a Trigoria a salutarci. Gli auguro il meglio. Sui nuovi acquisti direi che Maicon è campione, su di lui c'è poco da dire, ci darà una mano senza dubbi. Strootman arriva dal campionato olandese, ci vorrà tempo per abituarsi al campionato italiano ma lo aiuteremo tutti per ambientarsi il più presto possibile. Jedvaj è uno che parla poco ma si è messo subito a disposizione della squadra”.

Non compari quasi mai nel centrocampo ideale della Roma. Ti senti sottovalutato?

“No, sono uno che dà sempre il massimo per la squadra, non importa cosa dicono i giornali o chi è fuori dalla squadra, sono uno che dà tutto e si mette a disposizione, poi il calcio non si gioca sulla carta. Chiaro che abbiamo una squadra di giocatori forti e la concorrenza c'è ma darò tutto per giocare e aiutare a vincere”

Che esperienza è stata il rafting?

“Esperienza bellissima. Stiamo lavorando sotto tutti i punti di vista, tecnicamente, tatticamente e per avere lo spirito giusto. Il rafting, la cena di squadra, servono tantissimo. E' stata una cosa divertente e che è servita per fare squadra. Quando arriviamo in momenti della stagione, con le cose che non vanno benissimo, sono quelli i momenti in cui serve una squadra unita”.