Trigoria: si lavora in vista del derby. Controlli medici per Totti. Molte scritte pro-Mexes (FOTO)

Seduta pomeridiana a Trigoria in vista del derby di domenica prossima. Da valutare, su tutti, le condizioni fisiche di Francesco Totti che accusa una elongazione al gemello detsro del polpaccio.

Fuori dai cancelli molti striscioni con scritte a favore di Philippe Mexes

"Galliani lascialo stare solo noi romanisti ti sappiamo amare", oppure "Phil Roma è con te", e ancora: "Phil non te ne andare solo a Roma ci puoi far sognare". Ce n'è uno lunghissimo che recita: "Vogliamo il Phil che parla romano e che da tutto per la Roma. Rugantino nostro ti amiamo da morire, non ci abbandonare".

Sui muri del Centro Sportivo si notano alcune scritte a favore di Totti e De Rossi come"Francesco Roma ti ama la nostra fede non va tradita" - "C'è solo un capitano". Per Capitan Futuro uno che dice: "Francesco e Daniele nostri orgogli".

ORE 15.15, il gruppo scende in campo ed inizia il lavoro di riscaldamento atletico. Assenti dal campo Totti, Cassetti e Julio Sergio. Da valutare le condizioni del portiere brasiliano: forse un problema alla caviglia.

ORE 15.45: Una ventina di tifosi cantano cori pro Mexes, Totti e Riise. Cori contro la Lazio e Rosella Sensi. Intanto il gruppo svolge circolazione palla sul campo C.

ORE 15.50: Gruppo diviso

BIANCHI: N.Burdisso, Juan, Mexes, Castellini, De Rossi, Pizarro, Caprari, Perrotta, Menez, Borriello.

ROSSI: Rosi, Loria, G.Burdisso, Riise, Taddei, Brighi, Greco, Simplicio, Marangon, Pettinari. Paly il giovane Montini. Ora lavoro di tattica.

ORE 16.10: Tra i rossi c'è Sabelli. Ora le squadre svolgono la partitella. Breve colloquio fra Menez e Perrotta durante il gioco sulle posizioni da tenere in campo.

ORE 16.12: Lobont tra i rossi, Doni tra i bianchi. Continuano i cori per Totti, Mexes e Riise fuori dai cancelli.

ORE 16.30: Borriello subisce un colpo al volto. Dopo qualche minuto però riprende la partitella.

ORE 16.35: Partitella finita. Molti rientrano negli spogliatoi. Altri provano cross e tiri.

Dal nostro inviato a Trigoria MATTEO GUERRINI