La Roma continua la preparazione in vista dell'incontro di Europa League contro lo Slovan Bratislava in programma il 18 agosto.
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Trigoria, inizia l'allenamento. Assenti Perrotta e Pizarro. Juan si allena a parte
La Roma continua la preparazione in vista dell’incontro di Europa League contro lo Slovan Bratislava in programma il 18 agosto.
ORE 10:00- I giocatori scendono in campo per la seduta. Si inizia con un riscaldamento blando e un pò di stretching.
ORE 10:10- Serie di scambi rapidi con il pallone. Assenti Pizarro e Perrotta (infortunati), si allenano regolarmente in gruppo Bertolacci e Brighi.
ORE 10:30- La seduta continua con la consueta partitella. La squadra viene divisa fra giocatori in pettorina gialla e quelli in pettorina rossa. Totti e Bojan vengono provati l’uno contro l’altro. Di seguito le due squadre. GIALLI: De Rossi, Bojan, Taddei, Heinze, Rosi, Antei, Verre e Borriello. ROSSI: Viviani, Totti, Caprari, Burdisso, Cicinho, Josè Angel e Okaka
ORE 10:40- Termina la partitella, i giocatori rifiatano mentre tutto lo staff tecnico si raduna a centrocampo intorno a Luis Enrique che riporta alcune indicazioni.
ORE 10:45- Su un campo ridotto, prende il via una nuova partitella. I portieri vengono alternati: prima Stekelenburg, poi Lobont e infine Curci.Ecco le 2 formazioni. GIALLI: Taddei, Caprari, Heinze, De Rossi, Antei, Rosi, Okaka e Brighi. ROSSI: Totti, Verre, Cassetti, Burdisso, Viviani, Simplicio, Bojan e Cicinho.
ORE 11:00- Luis Enrique mischia le carte. Cambio di fratino per De Rossi e Totti: il primo passa nella squadra dei Rossi, il Capitano va nei Gialli.
ORE 11:10- Si conclude la partitella. Si rivede anche Juan, che si allena a parte. Stekelenburg incita molto la difesa.
ORE 11:35- Termina la partita. Vengono provati degli schemi: De Rossi e Viviani si esercitano a lanciare il pallone verso le punte. Gli attaccanti si muovono lungo tutto il fronte offensivo e quando ricevono palla, si fiondano dritti in porta. Fra i pali è presente Lobont
ORE 11:55 - Termina la seduta odierna
Dal nostro inviato MATTEO GUERRINI
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