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L’Inter di Moratti diventa maggiorenne: 18 anni di presidenza tra grandi vittorie e incredibili sconfitte

Oggi, come?18 anni fa: Massimo?Moratti?festeggia la sua ‘maggiore et?’ da?presidente?dell’Inter?e, attraverso il sito ufficiale, il club nerazzurro ripercorre le tappe dell’epopea?Moratti?dal?1995?ad oggi.

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Oggi, come?18 anni fa: Massimo?Moratti?festeggia la sua 'maggiore et?' da?presidente?dell'Inter?e, attraverso il sito ufficiale, il club nerazzurro ripercorre le tappe dell'epopea?Moratti?dal?1995?ad oggi."Diciotto anni di Presidenza, ma l'eco sul fatto di essere maggiorenni ? talmente surclassata dalle?vittorie?ottenute, che sembra obsoleto. In diciotto anni di presidenza Massimo?Moratti?ha vinto tutto, col coraggio intelligente di chi conosce il mondo. In ogni sua sfaccettatura.?Niente trucchi, niente mediazioni, solo competenza e senso del calcio, inteso a volte come disciplina di vita - si legge su 'inter.it' -. Inter Campus insegna. Anche andando controcorrente, un nuovo protagonista che il 19 febbraio?1995, il giorno dopo, quello di un'eco mediatica che aveva meno rete, meno televisioni, veniva salutato come l'eroe che sognavano gli interisti, qualcun altro lo sognava un po' meno.

Fu subito vittoria, faceva freddo a 'San Siro'. Era l'inizio di un'avventura che se la sogni pulita, competente, se la sogni nel nome di tuo padre?Angelo, che di quella passione ha fatto davvero una leggenda, sai anche che qualcosa ci perderai. Assaggerai l'impegno, la delusione, la fatica, la?costante attenzione?sul confine che divide la prospettiva del futuro dalla constatazione del presente.?

Sono state tantissime le avventure intraprese e son state nella maggior parte vincenti. E quelle che non son state vincenti avevano anche un perch?.?

A volte nessuno ci credeva all'inizio. Paul?Ince?era quasi una sfida, il nero capitano della Nazionale inglese. RoyHodgson?era solo il ct della Svizzera, aveva?Ganz?e?Branca?come attaccanti, fin? a un passo dalla prima?Coppa Uefa. Adesso ? il ct dell'Inghilterra. Giacinto?Facchetti?ci credeva, un amico, un alleato perso troppo presto con molto dolore.

Roberto?Mancini?era una promessa, come poteva essere stato?Ronaldo. Ci sono state certezze,?Mourinho?o?Ibra.Eto'o?era pi? una scommessa. Altri degli sconosciuti, almeno per i pi?.?Maicon?o?Julio Cesar. Milano, Siena, Madrid, Abu Dhabi. Viareggio, Londra. Scenari diversi per squadre diverse. 'San Siro' per stare insieme a festeggiare.

Come filo conduttore, c'? stato un?Presidente, Massimo?Moratti, non solo nel nome del padre, ma nel nome di quel padre che ? stato un nonno, l'Inter?? qualcosa di famiglia, intesa nel modo pi? semplice e generoso ed enorme del termine. Talmente generoso che ingloba decine di milioni di?tifosi?nel mondo. Diciotto anni sono tanti, sono pi? o meno?6570 giorni?in cui pensi all'Inter?in prima persona. Rinnovi l'entusiasmo, hai imparato molto, hai vinto tanto. Massimo?Moratti?rimane sempre lo stesso. Nei giorni difficili e in quelli facili. In questi diciotto anni, molto lunghi, non sempre facili, ? possibile e probabile che le sfide difficili abbiano perfino insegnato di pi? a essere se stessi".