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Stadio Olimpico, Gabrielli e la Task Force

Prima delle barriere c’era una differenza sostanziale: la gente frequentava lo stadio. Oggi lo diserta. E questo sembra un dato di fatto inconfutabile

Redazione

"“Finalmente lo stadio Olimpico pieno? Avete visto, anche con le barriere. Sono felice che sia così. È la dimostrazione che allo stadio si può andare tranquillamente”. Queste le parole di Franco Gabrielli dopo l'esito della finale di Coppa Italia tra Milan e Juve.

"Un'ennesima stilettata alle tifoserie di Roma e Lazio. A dire il vero, si legge su Il Fatto Quotidiano, i tifosi rossoneri e juventini hanno anche tenuto comportamenti simili a quelli per cui i tifosi capitolini erano stati sanzionati attraverso le ormai celebri "barriere".

"Peraltro, l'ex Prefetto Gabrielli non avrebbe proferito parola sui fatti di Via Leone IV, zona Prati. Da capo della Polizia, ci si aspettava qualche dichiarazione. Invece, si è astenuto da qualunque tipo di commento, parlando del bello spettacolo offerto dalle due tifoserie all'Olimpico.

"“Per fortuna la cosa nel prossimo campionato non mi riguarderà più direttamente. Mi sconvolge un po’ che nessuno si ricordi com’era prima la situazione. Ho fatto vedere a Pallotta le immagini della Curva Sud prima delle barriere chiedendogli se negli Usa aveva mai visto una cosa del genere. Mi ha detto no”. Ha continuato così Gabrielli sulla questione stadio. Una vera e propria demonizzazione del tifo romano, quasi fosse l'unico esempio di tifo violento, mentre basterebbe accendere un televisore per accertarsi che le cose stanno in maniera diversa.

"Gabrielli e le istituzioni, che da mesi tentano di giustificare le misure adottate allo stadio Olimpico, dovranno poi rispondere della condotta tenuta riguardo il documento a cui le stesse fanno riferimento per fortificare le proprie tesi. Vale a dire quella Task force per la sicurezza delle manifestazioni sportive risalente alla stagione 2014/2015.

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