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No alla riduzione della quarantena per i calciatori, il Cts tuona: “Restano due settimane”

Il Comitato Tecnico Scientifico, dopo le indiscrezioni sul passaggio da 14 a 7 giorni di isolamento, ha spiegato: "Tutto questo è fuorviante e provocatorio, creare un clima di scarsa fiducia"

Redazione

Non ci sarà nessuna modifica all'estensione della quarantena precauzionale per i calciatori. A confermarlo è stato il Comitato Tecnico Scientifico a seguito delle indiscrezioni che parlavano di un accordo con Figc e Lega per il protocollo della riapertura del campionato e soprattutto la possibile riduzione della quarantena per i calciatori e il personale della squadra trovati, eventualmente, positivi al Covid-19. Resteranno quindi due le settimane di isolamento per i contagiati i loro contatti più stretti, e non soli sette giorni come era circolato. In una nota ufficiale, il Cts ribadisce "con forza che non esistono alternative a quanto rappresentato in ogni sede, per ogni tipologia di attività e per ogni tipo di soggetto, relativamente alla ripresa di tali attività, nel pieno rispetto delle norme vigenti e dell'evidenza scientifica che tali norme hanno contribuito a generare". Rimane pertanto da escludere la possibilità di un "trattamento particolare, in eccezione per alcune categorie di persone e di attività, come i professionisti del giuoco del calcio, così come per altri sport di squadra che implichino contatto fisico prolungato. Tutto questo - continua la nota - è fuorviante e provocatorio, tendente a creare un clima di scarsa fiducia nell'attendibilità e nel rigore etico e scientifico con cui il Cts ha affrontato e continua ad affrontare i complessi problemi tecnici legati alle riaperture progressive del Paese, nel contesto del processo di rafforzamento dei settori territoriale e ospedaliero del Sistema sanitario nazionale e degli indicatori di monitoraggio stabiliti dal Ministero della Salute di concerto con le Amministrazioni regionali".