Pierpaolo Marino, direttore tecnico dell'Udinese, affronta, sulle pagine de Il Mattino, l'emergenza da Coronavirus che sta bloccando l'Italia e i campionati. “Sono preoccupato per la sopravvivenza del prossimo campionato, non per questo. La Cina è stata travolta da questa sciagura due mesi prima di noi e ancora non ne è uscita, nonostante misure restrittive persino più severe. Come si può pensare che a maggio si possano rivedere i calciatori in campo? Io sono un manager e lavoro sugli scenari. Io sono preoccupato per il prossimo campionato, io a questo neppure ci penso più” dice il manager bianconero.
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Marino avverte la Serie A: “Sono preoccupato per il prossimo campionato, a questo non penso più”
Il direttore tecnico dell'Udinese aggiunge: "Stipendi? È prematuro ogni tipo di discorso, ma ci sono già delle clausole di salvaguardia del calcio"
Poi sposta il focus sullo Scudetto: “Io non credo che ci sia chi possa gioire e essere orgoglioso di mettere in bacheca un titolo in una stagione così disgraziata, dove non si vede ancora la luce in fondo al tunnel, dove a dominare sono le notizie atroci di un Paese in ginocchio. Poi se c’è chi ne ha voglia, lo faccia pure”. Marino parla anche della ripresa degli allenamenti delle squadre: "Bisogna prendere delle decisioni adesso per evitare di compromettere la prossima stagione. Io faccio uno scenario a tre mesi, nel breve termine: e non vedo possibilità che il sipario possa rialzarsi su questo campionato”.
Non manca di bacchettare l'Uefa: “Tutto il caos in Italia nasce dalle titubanze dell’Uefa a rinviare Euro2020. Con ill fiato alla gola delle nazionali, il timore di non farcela a chiudere in tempo i campionati, si è scelto di non fermarsi. Ma intorno ci sono scene apocalittiche che fino ad adesso abbiamo visto solo nei film e che mai prima d’ora pensavamo di vivere da protagonisti”. Infine una battuta sugli stipendi: “È prematuro ogni tipo di discorso, ma ci sono già delle clausole di salvaguardia del calcio. Lo strumento della sospensione dello stipendio è uno di questi, per iniziare. In mancanza di una prestazione, non credo che sia un errore. Come fai a pagare se non giocano e non si allenano?”.
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