Il Presidente della Figc Gabriele Gravina ha parlato in un'intervista a "L'Avvenire" del possibile ritorno dei tifosi allo stadio. Ecco uno stralcio delle sue parole.
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Gravina: “Lavoriamo per riempire gli stadi al 25%”
Il presidente della FIGC: "Sono soddisfatto della ripartenza ma anche preoccupato per la programmazione del futuro"
“Stiamo lavorando perché i tifosi possano tornare a vivere l’evento calcistico. Lavoriamo su percentuali, pensiamo oggi ad un 25%. Il problema è la gestione dei flussi. Saremo pronti a governare questo processo nel momento in cui lo stesso Cts ci darà la possibilità di fa accedere i tifosi negli stadi".
“Se oggi sono più sollevato o preoccupato del momento che stiamo vivendo? Entrambi i sentimenti. Soddisfatto perché il calcio di vertice è ripartito, ma anche preoccupato, come deve esserlo ciascun uomo che ha responsabilità nella programmazione del futuro legato al calcio. L’economia del nostro Paese e tanti settori della vita sociale sono stati toccati duramente da questa maledetta epidemia. Molte le lacerazioni e perciò sono preoccupato per il calcio e per lo sport in generale".
"Abbiamo una visione di insieme e sappiamo che sarà molto difficile e complicato ipotizzare un futuro, fatto da nuovi modi di vivere, relazionarsi e anche di organizzare la pratica dei nostri sport. Il calcio vive di queste dimensioni, il valore della competizione sportiva, il confronto in campo ed ha bisogno di avere un sistema di regole che consente di viverlo appieno. Il calcio è un linguaggio universale. Abbiamo il compito di far giocare al calcio. Vanno trovate insieme le condizioni di far giocare più persone al calcio. Senza alcuna sorta di arroccamento su singole posizioni”.
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