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Coronavirus, presidente Cio: “Rinvio Olimpiadi prematuro e non responsabile, c’è incertezza”

Thomas Bach ha parlato del possibile annullamento di Tokyo 2020: "Stiamo considerando diversi scenari, ma una decisione in questo momento si baserebbe sulla speculazione su eventi futuri"

Redazione

L'emergenza coronavirus sta mettendo in ginocchio l'Europa e con lei tutto lo sport. Stop ai campionati e alle competizioni, rinviati gli Europei di calcio e ora ci si interroga sulle Olimpiadi in programma in Giappone dal 24 luglio al 9 agosto. In tanti invocano un rinvio, ma ad ora il Cio temporeggia. Per il presidente del Comitato olimpico internazionale, Thomas Bach, sarebbe "prematuro" posticipare i Giochi di Tokyo, sebbene "il Cio stia considerando diversi scenari" di fronte all'impatto globale della pandemia di Covid-19. "Per noi (un rinvio) non sarebbe responsabile oggi e sarebbe prematuro andare in speculazione e prendere una decisione quando non abbiamo alcuna raccomandazione dal nostro gruppo di lavoro", ha spiegato Bach in un'intervista del 'New York Times'.

"Non sappiamo quale sarà la situazione. Naturalmente, stiamo prendendo in considerazione scenari diversi - prosegue -, ma siamo contrari a molte altre organizzazioni sportive o leghe professionistiche nel senso che siamo a quattro mesi e mezzo dai Giochi", continua Bach. Nonostante il 43% dei posti dei posti a disposizioni degli atleti per le Olimpiadi sia ancora da assegnare, la decisione viene rinviata. "Ciò che rende questa crisi così unica e così difficile da superare è l'incertezza. Nessuno oggi può dire cosa accadrà domani, cosa sarà tra un mese, per non parlare di quelli tra quattro mesi - conclude Bach -. Pertanto, non sarebbe in alcun modo responsabile fissare una data o prendere una decisione in questo momento, che si baserebbe sulla speculazione su eventi futuri".