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Coronavirus, Conte: “Rimarranno aperte solo le attività di prima necessità” – VIDEO

Il presidente del Consiglio: "L'emergenza sanitaria si sta tramutando in piena emergenza economica. Ma a voi tutti dico che lo Stato c'è. Rialzeremo la testa"

Redazione

Giuseppe Conte, presidente del Consiglio, questa sera ha rilasciato alcune dichiarazioni tramite il proprio profilo Facebook per spiegare la situazione dell'emergenza Coronavirus. Queste le sue parole:

"Buonasera a tutti. Fin dall’inizio ho scelto la linea della trasparenza, della condivisione. Ho scelto di non minimizzare, di non nascondere la realtà che ogni giorno è sotto i nostri occhi. Ho scelto di rendere tutti voi partecipi della crisi che siamo chiamati ad affrontare, è la crisi più profonda dal secondo dopo guerra. In questi giorni durissimi siamo chiamati a misurarci con immagini che ci feriscono, segnando la nostra memoria per sempre, anche quando questo, ci auguriamo presto, sarà finito. La morte di tanti concittadini è un dolore che ogni giorno si rinnova. Questi decessi, per i valori con cui siamo cresciuti e che condividiamo, non sono semplici numeri. Quelli che piangiamo sono persone. Sono storie di famiglie che piangono i loro cari. Le misure adottate fino ad ora, l’ho già detto, hanno bisogno di tempo per arrivare a dei risultati. Dobbiamo continuare a rispettare tutte le regole, con pazienza, responsabilità e fiducia. Sono misure severe, ne sono consapevole. Rimanere a casa e rinunciare a determinate abitudini non è facile, ma non abbiamo alternative. Solo in questo modo riusciamo a tutelare noi stessi e i nostri cari. Il nostro sacrificio di rimanere a casa è minimo se paragonato a quello che stanno facendo altri concittadini. C’è chi rinuncia e rischia molto di più. Penso ai medici, agli infermieri, alle forze armate, ai dipendenti di supermercati, farmacie. Donne e uomini che non stanno andando semplicemente a lavorare, compiono un atto d’amore nei confronti dell’Italia intera. La decisione assunta dal governo è quella di chiudere ogni attività produttiva che non sia strettamente necessaria, indispensabile a garantirci beni e servizi essenziali. Continueranno a rimanere aperti tutti i supermercati, tutti i negozi di alimenti e beni di prima necessità. Continueranno a rimanere aperte farmacie e para-farmacie. Abbiamo lavorato tutto il pomeriggio con i sindacati, per stilare tutte le attività di pubblica utilità. Continueranno a rimanere aperti: i supermercati, gli alimentari e i generi di prima necessità. Non abbiamo previsto nessuna restrizione sui giorni di apertura dei supermercati, invito tutti alla massima calma. Non c’è la necessità di fare una corsa ai supermercati. Continueranno a rimanere aperti anche farmacie, para-farmacie. Saranno assicurati i servizi bancari, assicurativi, postali e finanziari, i trasporti e tutte le attività connesse e funzionali a quelle essenziali. Al di fuori di queste attività, consentiremo solo il lavoro in smart working e consentiremo le attività produttive ritenute rilevanti per la nazione. Rallentiamo il motore produttivo del paese, ma non lo fermiamo. È una decisione non facile, ma che ci consente e predispone ad affrontare il picco del contagio. Una decisione che si rende necessaria oggi, per contenere il più possibile la diffusione dell’epidemia. L’emergenza sanitaria sta tramutando, ma l’avevamo previsto, in un’emergenza economica. Lo stato c’è, è qui. Il Governo interverrà con misure straordinarie che ci consentiranno di ripartire quanto prima. Mai come ora, la nostra comunità si deve stringere a difesa della cosa più importante: la vita. Se dovesse cedere anche solo un anello di questa catena, questa protezione verrebbe meno, esponendoci a pericoli più grandi. Queste rinunce ci consentiranno di ritornare presto nelle fabbriche, negli uffici, nelle piazze, tra le braccia di parenti e amici. Stiamo rinunciando alle abitudini più chiare, ma non rinunciamo alla speranza nel futuro. Uniti ce la faremo".