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Totti-Juve amici mai: domenica l’ultimo capitolo di un libro di gol, frasi e frecciate – FOTO

Luca Benincasa Stagni

I privilegi ed i favori arbitrali di cui la Juve ha spesso goduto in partite fondamentali (chiedete a Muntari…) il 3 gennaio 2014 spaventavano Totti. La Roma arrivava al big match con la Juventus da imbattuta nelle prime 17 giornate di campionato (12 vittorie e 5 pareggi). Così, due giorni prima della partita, il capitano giallorosso aveva chiesto attenzione: “Chiunque arriva alla Juve sa che deve vincere. E sa che lì, in un modo o nell’altro, vince. Qualche aiutino ce l’hanno sempre: l’evidenza è quella, c’è poco da fare. Involontario, spero. Ma dopo una, due, dieci volte devi stare sempre attento”. Parole che forse nella testa di Totti hanno riecheggiato dopo il 3-2 di 10 mesi dopo. Il 5 gennaio, però, qualcosa nella macchina di Rudi Garcia si inceppò e dopo 17 turni da imbattuta la Roma cadde allo Stadium per 3-0.

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