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Totti: “Nulla contro Dybala, ma da dirigente ci rifletterei. Friedkin non mi vuole”

Totti: “Nulla contro Dybala, ma da dirigente ci rifletterei. Friedkin non mi vuole” - immagine 1
Lo storico capitano torna sulla polemica di Dybala: "Mi hanno fatto una domanda: se fossi un dirigente. E io ho detto ci penserei, perché se ti gioca il 50% delle partite in due anni è normale. Un futuro alla Roma? Non dipende da me"
Redazione

Francesco Totti fa chiarezza. L'ex capitano della Roma, molto discusso in questi giorni per le dichiarazioni su Dybala, è tornato a parlare in una diretta Instagram per Sportmediaset in cui ha chiarito anche alcune frasi carpite su un futuro alla Roma. Ecco le sue parole

 

Come le sembra questo campionato? L’Inter ha già vinto?

Diciamo che ha un bel vantaggio sulla seconda. Difficilmente potrà perdere lo scudetto, dipende molto dai nerazzurri

Francesco, si aspettava questa partenza del suo amico De Rossi?

Non me lo aspettavo, ma lo speravo. De Rossi è una persona seria e premurosa. Ha una voglia diversa da tanti altri allenatori. Quello che sta facendo è davvero grandioso 

Le sue frasi su Dybala hanno scatenato molte polemiche

Non sono un dirigente della Roma, dell’Inter o della Juve. Io sono un tifoso di calcio, della Roma in questo caso. Posso dire quello che voglio, quello che penso dico. Ho esternato questa cosa non contro. Dybala, l’ho sempre difeso e per me è il giocatore più forte tecnicamente della squadra. Quando manca si sente. Mi hanno fatto una domanda: se fossi un dirigente. E io ho detto ci penserei, perché se ti gioca il 50% delle partite in due anni ci penserei. Poi se vogliono ingigantire le cose ben venga. Non ho nulla contro Dybala, sono stato il primo a portarlo a Roma

Da Mourinho a De Rossi, che ne pensa dello Special One?

Parlerò sempre bene di Mourinho, insieme ad Ancelotti è quello che ha vinto più trofei e uno dei più grandi di sempre. Bisogna solo ringraziarlo per quello che ci ha dato, per le due finali che ci ha fatto vivere. Grazie Mou per aver allenato la Roma

Vorrebbe fare l’allenatore come De Rossi

No, non è nei miei pensieri sinceramente

Non si vede davvero più nella Roma?

Con questa dirigenza no, se loro avessero voluto cercarmi mi avrebbero trovato. Se poi un giorno arriverà ben venga, non direi mai di no alla Roma. A me, che ho sempre detto che sono nato e morirei nella Roma. Se ci sarà il momento giusto tornerò, in questo momento no. Porta aperta? Non dipende da me, inutile chiedermelo sempre

La nazionale di Spalletti e l’Europeo

Conosco il mister e so che voglia ha e che spirito può trasmettere ai giocatori. Si può arrivare fino alla fine e lui proverà a fare una grandissima figura. Chiama tanti talenti, non ce ne è uno in particolare che posso citare. La forza di Spalletti è il gruppo, ti dà sempre una impronta

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