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Stadio Roma, Venditti: “Stiamo rifiutando l’arte, ma non bisogna rinunciare al futuro”

Il cantante e storico tifoso giallorosso: "Mi piace l'idea di una nuova città che si sviluppi dal cielo e renda navigabile il Tevere"

Redazione

"Se si fanno le cose in onestà mi piace anche l'idea che ci sia una Roma nuova, magari che si sviluppa dal cielo, che rende navigabile il Tevere. La cosa bella del progetto era la possibilità di un attracco". Questo il pensiero di Antonello Venditti, cantante e storico tifoso giallorosso, sul progetto relativo al nuovo impianto della Roma.

Venditti, come riporta larepubblica.it, continua a parlare del vecchio progetto: "Anche i giardini, chi li aveva progettati era uno dei più grandi del mondo. Stiamo rifiutando l'arte, l'architettura, perché abbiamo paura dei disonesti, ma il compito degli onesti è proprio quello di controllare l'onestà. Il futuro va, le speculazioni e le buche ci saranno comunque. E' un pò debole come giustificazione, non dobbiamo rinunciare al futuro, ci rimane solo quello".