Luca Parnasi resta in carcere. Il gip, infatti, ha respinto la richiesta dei legali dell'imprenditore romano con queste motivazioni: “Durante l'interrogatorio ha protetto e preservato il sistema corruttivo, così da mantenerne intatta l’operatività e ha reso dichiarazioni ammettendo fatti inequivoci, non offrendo alcun contributo all’indagine". Come riporta ilfattoquotidiano.it, Parnasi chiederà nuovamente di essere interrogato dalla Procura di Roma: i giudici hanno ritenuto inammissibile il ricorso presentato dai difensori del costruttore, Emilio Ricci e Giorgio Tamburrini, che insistevano sulla carenza di motivazioni alla base della custodia cautelare.
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Stadio Roma, Parnasi chiederà un nuovo interrogatorio
I giudici della Suprema corte depositeranno entro 45 giorni le motivazioni alla loro decisione di respingere la richiesta di scarcerazione avanzata dai legali dell'imprenditore
I giudici della Suprema corte depositeranno le motivazioni alla loro decisione entro 45 giorni, ma non è escluso che l'ex numero uno di Eurnova chieda un nuovo confronto con gli inquirenti. Domani, invece, arriverà il responso del gip sulle richieste di scarcerazione avanzate da Gianluca Talone e Giulio Mangosi, i collaboratori di Parnasi detenuti a Regina Coeli da un mese.
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