Sembrano ancora lunghi i tempi per la realizzazione del progetto dello Stadio della Roma. Al riguardo, il gruppo politico del PD ha richiesto la sospensione della proposta di deliberazione. Nella Proposta n. 38/2017. Nuovo Stadio in località Tor di Valle, ai sensi art. 1 comma 304 della legge n. 147/2013 si legge che:
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Stadio Roma, il PD chiede la sospensione della proposta di deliberazione
La votazione della delibera determinerebbe un ammanco di corresponsione di circa 30 milioni di euro alle casse comunali
"Conferma della dichiarazione di pubblico interesse alla proposta di realizzazione del nuovo Stadio a Tor di Valle di cui alla deliberazione di Assemblea capitolina 132/2014, adeguata al mutato quadro delle condizioni ed obiettivi prioritari indicati nella Deliberazione di Giunta Capitolina n.48/2017.
Premesso che sulla proposta in oggetto
È stato confermato il precedente valore equivalente ai fini del calcolo della cubatura in compensazione anche se la tipologia edilizia scelta, la palazzina o comunque edifici bassi, ha una incidenza del costo di costruzione inferiore a quella dei grattacieli assunta nel precedente calcolo;
Considerato
Che a titolo di esempio in considerazione della variazione della tipologia edilizia da grattacielo a palazzina, il costo di costruzione con cui si calcola nella delibera precedente il valore equivalente per definire la cubatura in compensazione, portandolo da 1.700 €/mq a 1.400 €/mq e pertanto si modifichi il valore di 805,5 €/mq in 1.100 euro/mq.
Che pertanto la cubatura concessa in aggiunta pari a 100 mila mq contribuisca a un ammontare di opere pubbliche pari a 110 milioni di euro invece di 80,6 milioni di euro.
Tutto ciò premesso si chiede ai sensi e per gli effetti dell’art. 65 comma 2 del Regolamento del Consiglio Comunale la sospensione della proposta di deliberazione in oggetto, fino a quando il valore in compensazione delle opere pubbliche non verrà formalmente ridefinito da parte degli uffici e rapportato alle mutate qualità assunte dal progetto. La votazione di tale delibera determinerebbe un ammanco di corresponsione di circa 30 mln di euro alle casse comunali a seguito dell’esercizio della potestà urbanistica esercitata da Roma Capitale".
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