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Stadio Roma, i Verdi: “Con il vincolo della Soprintendenza, l’iter va rivisto”

Parlano i portavoce romani Calcerano e Meli: "Occorre fare in fretta, e consentire ai cittadini di pronunciarsi prima che Raggi porti in Consiglio Comunale la sua variante al PRG"

Redazione

Ben venga l’ok di Beppe Grillo alla nostra proposta, lanciata nei giorni scorsi, far svolgere un referendum cittadino sul progetto di Tor di Valle" – scrivono in una nota i portavoce romani dei Verdi Guglielmo Calcerano e Silvana Meli – che spiegano: “Affinché il tutto non si risolva in una operazione pubblicitaria, però, occorre fare in fretta, e consentire ai romani di pronunciarsi prima che Raggi porti in Consiglio Comunale la sua variante al PRG. Per questo noi Verdi siamo già impegnati a scrivere il quesito referendario. Intanto però occorre fare chiarezza sulla posizione della Soprintendenza: è chiaro che in presenza di un vincolo sull’ippodromo da parte del Ministero dei Beni Cuturali, tutto l’iter autorizzatorio andrebbe rivisto, con o senza referendum” .”Ribadiamo – concludono gli ecologisti – che costruire stadio e business park in una zona a rischio esondazione con cubature fuori PRG e pesi urbanistici che farebbero collassare la viabilità già drammatica in quel quadrante di città è una follia”.