Continua l'iter per il progetto stadio della Roma, mentre anche l'Olimpico ha vissuto una novità con l'abbassamento delle barriere nelle curve in occasione del derby di mercoledì. Per parlare dei due argomenti è intervenuto Roberto Giachetti, vice presidente della camera dei deputati e candidato del PD alla carica di sindaco di Roma nelle scorse elezioni amministrative. Ecco le sue parole a Lazionews.eu:
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Stadio Roma, Giachetti: “Se il nuovo progetto è come sembra sarà un passo indietro”
L'ex candidato sindaco per il PD ha parlato anche delle barriere nello Stadio Olimpico: "In previsione della totale eliminazione, mi auguro che le tifoserie si comportino nel miglior modo possibile"
È d’accordo con la decisione della Raggi sullo Stadio della Roma? Può essere un momento di svolta per la nostra città la costruzione di questo tipo di impianti?
Sono favorevolissimo alla costruzione di uno stadio per la Roma. Il progetto iniziale approvato da Marino era davvero un’ottima occasione per la città, non solo per la società As Roma. Erano previsti da parte dei privati 400 milioni in opere di urbanizzazione, di cui avrebbero beneficiato tutti i cittadini a prescindere dalla fede calcistica. Si trattava di un progetto di respiro internazionale che poteva contare anche sul contribuito di un architetto di fama mondiale come Daniel Libeskind e sulla realizzazione di un Business Park più grande di Villa Borghese. Ad oggi del nuovo accordo sullo stadio sappiamo solo da un post Facebook della sindaca, per cui attendo di conoscere nel dettaglio il piano per potermi esprimere. Quello che è certo è che, se come sembra, alla diminuzione delle cubature corrisponderà la diminuzione delle opere di pubblico interesse, avremo fatto un notevole passo indietro. Mi auguro, quindi, che questo stadio non diventi un’altra di quelle cattedrali del deserto sparse per la città o un’occasione persa per lo sviluppo di Roma.
Alla luce di ciò, è giusto che anche la Lazio abbia il proprio stadio?
Si certo che è giusto. Come è noto sono sempre stato favorevole sia allo stadio della Roma che della Lazio, purché ci siano investimenti seri da parti di privati che non gravino sul bilancio comunale e che possano portare, pertanto, benefici alla città nel pieno rispetto della legalità e della sicurezza.
Ha mai sentito parlare del progetto di Lotito in Comune? La Raggi utilizzerà due pesi e due misure o sarà d’accordo?
Si, ho letto in questi giorni dell’appello di Lotito alla Sindaca. Non vedo perché si debbano utilizzare due pesi e due misure; l’importante è che si rispetti la leggi sugli stadi e che ogni decisione venga presa nell’interesse pubblico della città. La scelta della zona Tiberina? Non mi compete questa domanda, è compito dell’attuale amministrazione.
Per il derby di mercoledì scorso sono state abbassate le barriere nelle curve, cosa ne pensa?
Sono sempre stato contrario alle barriere per principio. Negli anni sono stati fatti grandi passi avanti per garantire la sicurezza dentro gli stadi e quindi esistono già gli strumenti idonei a contenere fenomeni di violenza. Sono molto soddisfatto, quindi, del lavoro che è stato svolto dalle varie istituzioni per giungere a questa soluzione. La rimozione delle barriere all’interno dello stadio Olimpico non giunge a caso ed è infatti merito dell’iniziativa del Ministro dello Sport Luca Lotti, in un percorso condiviso con il Viminale, i rappresentanti delle società e la prefettura. Ovviamente, in previsione della totale eliminazione delle barriere, mi auguro che le tifoserie si comportino nel miglior modo possibile.
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