Giorni cruciali per lo stadio della Roma. Oggi è tornato a parlarne anche Stefano Fassina, consigliere di Sinistra per Roma. Ecco le sue dichiarazioni: “La delibera di giunta sullo stadio a Tor di Valle apre straordinari problemi di metodo e di merito. Innanzitutto, va garantito, almeno ai Municipi direttamente interessati dal progetto, di potersi esprimere in modo informato e nei tempi necessari. Nel merito, sono evidenti le contraddizioni, a cominciare dal versante della mobilità, con la pretesa di confermare l’interesse pubblico sul progetto di Pallotta, Eurnova e le banche esposte. Inoltre, il quadro si aggrava a causa dell’art. 62 della ‘Manovrina’ appena approvata dalla Camera e in corso di approvazione senza emendamenti e con la fiducia al Senato – prosegue Fassina – L’articolo in oggetto consente di realizzare edilizia residenziale fino al 20% della cubature previste. Un’ottima e abbondante compensazione del “taglio” delle tre torri. I rischi, anzi la certezza, di un’altra grave speculazione mascherata da uno stadio sono evidenti. La Giunta Raggi si fermi“.
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Stadio Roma, Fassina: “La Giunta Raggi si fermi”
Le parole del consigliere: "I rischi, anzi, la certezza di un’altra grave speculazione mascherata da impianto sportivo sono evidenti"
Fassina aggiunge ancora: “È necessaria, sia ai Municipi interessati sia all’Assemblea Capitolina, una discussione approfondita dopo aver assunto informazioni certe sui tempi di realizzazione del Ponte dei Congressi, sui vincoli della Soprintendenza sulle tribune dell’ex ippodromo, sulla effettiva consistenza delle opere di pubblico interesse. Su Tor di Valle, il comportamento tenuto fino a oggi dalla Giunta e della maggioranza M5s è inaccettabile”.
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