Un venerdìfondamentale per il futuro della Roma. Sia sul campo che fuori. Oggi, in serata, è stato raggiunto l'accordo nel fatidico incontro tra la Raggi ed i proponenti per lo stadio. Lo Stadio della Roma diverrà realtà. Un nodo cruciale non solo per le possibilità dei giallorossi di competere a livello economico con la Juve, ma anche per la permanenza di James Pallotta alla presidenza. Il numero uno della Roma è esploso di gioia alla notizia: "Questa è un'impresa degna degli antichi Romani, ringrazio i dirigenti, l'allenatore, i giocatori ed i tifosi, che sono i migliori del mondo. Non vediamo l'ora di mostrare a tutti questo nuovo stadio". Stamane Virginia Raggi ha accusato un malore improvviso che l’ha costretta aricoverarsi al San Filippo Neri. Una volta rientrata l’emergenza, la sindaca si è recata in Comune e in serata è arrivato l'ok per lo stadio, ad una condizione: le cubature delle torri Libeskind saranno ridotte del 50%. A fine incontro la sindaca si è detta soddisfatta: "Sarà uno stadio 2.0, adesso siamo alleati". Intanto fuori dal Campidoglio i tifosi romanisti avevano protestato prima del confronto tra Comune e proponenti: “Basta melina, sì allo stadio”, questo lo striscione di protesta. Il sit-in, però, non è stato autorizzato e la Digos sta indagando. Sono state avviate le procedure di riconoscimento dei manifestanti, anche attraverso le immagini video registrate dalle telecamere poste intorno il Comune. Sul tema stadio è intervenuto anche Nainggolan, che ha affermato: “Uno stadio di proprietà è il nuovo ciclo del calcio, in Italia ci sono troppi stadi vecchi che vanno cambiati”. Forse, il nuovo ciclo della Roma è iniziato da questa sera.
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Lo Stadio della Roma si farà, Baldissoni: “Giorno storico”. Europa, agli ottavi c’è il Lione
L'accordo è stato trovato, Nainggolan: “E’ il nuovo ciclo del calcio”. Manolas: “Roma, attenta a Inter e Napoli”
ECCO IL LIONE – Non solo lo stadio, però. Oggi a Nyon sono stati effettuati i sorteggi per gli ottavi di Europa League e alla Roma è capitato un osso duro: il Lionedi Lacazette. I francesi, con i giallorossi ed il Manchester United, sono tra i favoriti per la vittoria finale. Nainggolan avvisa: “Avrei preferito una squadra sulla carta più facile, ma prima o poi dobbiamo incontrarle tutte ed eliminarle. I pericoli maggiori? Lacazette e Yanga Mbiwa”. Anche Spalletti ha voluto dire la sua. Secondo il tecnico giallorosso “sarebbe stato meglio incontrare altre squadre”. Tuttavia, l’allenatore ha piena fiducia nei suoi uomini: “Dobbiamo fare la Roma, il livello alto ci stimola. Se parlerò con Grenier? Sicuramente”.
OCCHIO AL CAMPIONATO – Prima dell’Europa League, però, ci sono tre partite da brivido a cui pensare. Inter, Lazio e Napoli. Se si fallisce, addio sogni di gloria. Ecco perché Manolastiene alta la concentrazione dopo il ko casalingo con il Villarreal: “È un periodo pieno di impegni, tra campionato, Coppa Italia ed Europa. Bisogna allenarsi forte e recuperare. Inter e Napoli saranno match decisivi”. Tra due giorni, davanti ad un San Siro riempito da 55.000 tifosi, si passerà ai fatti.
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