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Spalletti: “Se non diamo di più non vinceremo mai niente di importante”

Le parole del tecnico giallorosso al termine del match contro il Viktoria Plzen

Redazione

Al termine del match vinto dalla Roma sul Viktoria Plzen per 4 a 1, è intervenuto ai microfoni dei giornalisti il tecnico giallorosso, Luciano Spalletti. 

SPALLETTI A SKY

Risultato importante, viste anche le altre squadre italiane.

Niente è facile, si vede dal Bayern, so quanto sia difficile giocare su quei campi. In una partita stravinta come questa, se loro fanno gol sul 2-2 con la parata di Alisson sarebbe stata difficilissima portarla in fondo. Le partite dobbiamo sudarcele tutte, abbiamo fatto una buona gara.

Salah si può allenare alla freddezza sotto porta.

A Salah ci vuole la situazione reale, in allenamento non è così. Nella situazione reale c'è l'emozione dell'uno contro uno ed è lì la differenza. Poi riproporre la partita è difficile, fa parte della personalità. In un'occasione non si è fidato del suo destro, mi sono rotto le scatole di vederlo invertito. Lo vorrei dalla sua parte perchè mette meglio palla per il suo compagno.

La difesa tarda ad avvicinarsi e a salire?

Ogni tanto si va piano, Fazio e Ruediger hanno fatto bene, ogni tanto ci si abbassa troppo o si avanza troppo con i centrocampisti e gli esterni, ma ci sono anche altre cose da migliorare.

Quando la palla va sull'esterno la perdete un po'.

Ci esercitiamo anche su questo, chi va a schiacciarsi sul portiere si deve mettere dalla stessa parte del portiere come insegna il portiere stesso. Bisogna stare quasi spalle al resto del campo per vedere l'azione dell'avversario. Poi bisogna vedere se la mette di prima, se la controlla o rientra. Quando va sulla bandiera c'è un atteggiamento che il terzino va a stringere, altrimenti c'è un atteggiamento diverso. Fondamentale è imparare la posizione del portiere.

Su Dzeko. Dove è scattato tutto? Al City era in una situazione in cui sbagliando della partite di fila finiva in panchina. Qui aveva il posto fisso...

Un po' l'ha aiutato, sotto l'aspetto del confronto è tignoso, ti dice quello che pensa anche a parole. Poi magari si innervosisce per mettere di più per far vedere che vuole il posto. L'anno scorso ha inciso in negativo quando l'ho tolto per mettere Totti applaudito al posto suo che era fischiato. Lì l'ho messo a confronto. Poi con la Samp gli ho dato una mano quando insieme hanno risolto. Nel confronto con Totti era difficile, anche se si lottavano il posto. Poi li ho messi insieme, c'è stata una disponibilità dal pubblico ad accettarlo, anche se avesse fatto qualche errore. Poi Francesco gli ha fatto fare un paio di gol. Poi c'è stato un episodio che lo ha aiutato, quando De Rossi l'ha difeso, lui si è sentito più dentro casa sua. Altre volte come a Sassuolo gli è stato fatto battere il rigore come aveva chiesto. Ha fatto poi vedere la qualità di calciatore totale, ha preso in mano anche la responsabilità di essere un giocatore forte di questa squadra. Tutto questo l'ha aiutato. Nel primo gol ha fatto vedere quello che può fare, ma deve ancora essere più cattivo, sul terzo gol deve far scoppiare la palla e invece l'ha zucconata e l'ha picchiata per terra ed entrata. Lui si fida delle sue qualità e ci va con tranquillità a tirare con precisione su qesti palloni. Si mette quindi magari bene e la colpisce così e la sbaglia un po', ora gli succede solo a metà. Deve rimanere così, deve metterci più cattiveria.

Sul rinnovo.

La società lo programma comunque il futuro ed è giusto così. Io se non sono bravo a far invertire questa mentalità di fare e mettere qualcosa quando andiamo al di sotto della nostra potenzialità, non andiamo da nessuna parte. O mettiamo qualcosa di più e si lavora in profondità nelle analisi fatte con tranquillità. E' una squadra bellissima, che partecipa, non ho mai allenato una squadra di così bravi ragazzi. Una squadra unita, è facile viverla dentro il lavoro della settimana, poi in certi momenti si va piano. Se vediamo i grafici facciamo più metri complessivi ma negli strappi qualcosa si denota di livello inferiore agli altri. Sono quelle palle dove arriviamo tardi, dove arriviamo tardi a soffocare magari con la difesa. In alcuni momenti dobbiamo tenere i ritmi più alti.

SPALLETTI A ROMA TV

Vittoria che consente di andare in Romania con la possibilità di riposarsi...

Si è questo l'appunto del pareggio per 3-3 con l'Austria. Poi te le vai a complicare. Ci sono Lazio, Milan, Juventus. Lì andranno a giocare giocatori che hanno giocato di meno e che dovranno dimostrare le loro doti.

Si sente un po' suo il momento magico di Dzeko?

Io sarò contento solo quando sbaglierà solo un gol per tempo. Sarò contento quando si metterà sempre nella posizione giusta e quando colpirà bene il pallone. Certe la volte la tocca male, lui è tecnicissimo. Deve succedere una volta ogni 2 partite.

Le altre italiane faticano...

Sì, fa piacere ma bisogna andare avanti. Siamo usciti con il Porto, oggi dovevamo vincere e ci siamo riusciti anche se certe volte abbiamo fatto un po' do confusione nell'azione. Poi si veniva da quella brutta sconfitta, la squadra ha meritato di vincere. Poi quelle cose con l'ambiente. In un brutto ambiente si vive male.

Anche oggi un gol subìto...

Quando si trovano delle squadre che hanno giocatori interessanti come loro, che vengono da vittorie in campionato importanti, qualche vantaggio se lo prendono. Nel gol c'è un calciatore che ha fatto piroetta superando Nainggolan e andando dall'altra parte. Dentro si poteva marcare meglio, però quando si va dietro non è facile. Magari non devi prendere la seconda occasione perché era una palla più facile. Però se si fa il computo delle occasioni contro e a favore ci può stare.

Altra vittoria dopo una sconfitta...

Sì è positivo e va ad evidenziare questo vizietto che si abbassa e non si riesce a tenere ritmi altissimi. Così nella lotta si perde un po', e questa cosa qua dobbiamo togliercela.

SPALLETTI IN CONFERENZA STAMPA

Prospettive in Europa League?

Le prospettive le valuto in base alle prestazioni che si fanno. Anche questa sera ci siamo detti che bisogna sudarsela sempre la partita. Se si sbaglia qualcosa e si concedono due palloni si possono prendere 2 gol. Si è visto quello che succede: fare punti diventa possibile, guardate in Champions. Il confronto europeo è molto duro: ti costringe a fare la prestazione per vincere. Il fatto che stasera la squadra abbia disputato una buona gara è un merito che le va dato. Hanno fatto bene, poi vedremo. Bisogna solo giocare bene.

I centrocampisti non si abbassino a difendere, può essere alla lunga un problema?

Stasera hanno fatto bene: il sottopalla, si chiama così, a volte lo puoi praticare, a volte no. Oggi gli avversari verticalizzavano subito e ci vuole tempo per abbassarsi sulla linea di difesa. Se le squadre vengono e verticalizzano è difficile abbassarsi perché giocano dritto per dritto e non ti fanno rientrare. Siamo stati in un paio di volte posizionati male. Siamo sempre attratti dalla palla. Se gli altri poi si muovono bene si va in difficoltà. Il sottopalla l’abbiamo fatto bene: Nainggolan è rientrato bene. Salah fa la sua fase difensiva, con le sue caratteristiche e mentalità.

Si può insegnare a un giocatore essere più cattivo?

Il fatto che abbia fatto tanti gol è segno che ci sono delle spiccate qualità, poi si prova ad allenarla questa qualità. Poi però se il giocatore non ce l’ha nel dna si rischia di agitarlo a forza di rimarcarglielo. Nell’ultima occasione se Salah ci mette il piede la palla va sempre dentro, come ha fatto Dzeko nel terzo gol. Queste sono qualità. Salah ha fatto tanti gol. Si deve abituare anche a giocare sull’altra fascia. A volte ce lo metterò. È nel momento che sei convinto delle tue qualità che si riescono a fare le cose geniali.