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Spalletti-Roma: un gioco a perdere – FOTO

I giallorossi continuano a vincere ma il futuro del tecnico è un mistero. Cosa sta succedendo a Trigoria?

Valerio Salviani

“Il mio rinnovo? Se non si vince si va a casa. I contratti importanti sono dei giocatori, quindi va rinnovato a Totti e non a me”. Se Spalletti fosse il personaggio di un film, potremmo chiamare questa fase della sua carriera “La mossa Kansas City”. Per chi non avesse riconosciuto la citazione, si tratta di un gioco molto semplice: quando tutti guardano a destra, tu vai a sinistra. L'ultima invenzione mediatica dell'uomo di Certaldo è chiara. “Voi mi parlate del rinnovo? Io vi mando da un'altra parte”. A Roma si direbbe “buttarla in caciara”. Il rinnovo è lì, sul tavolo, pronto per essere firmato. Ma Spalletti, indugia, ci pensa, rimanda, aspetta. Ma perché? Può davvero un allenatore che in Italia non ha ancora vinto uno scudetto, decidere se continuare ad allenare una squadra che non ottiene un trofeo da ben 9 stagioni, in base alla vittoria finale? La domanda è lecita.

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