La Roma è senza pace. Dopo il caos per la separazione anticipata con De Rossi, arriva l'inchiesta bomba firmata Repubblica (Bonini-Mansurati), che getta altra benzina sul fuoco. Nel mirino la società e alcuni senatori, su tutti proprio De Rossi, che avrebbero voluto l'allontanamento di Totti, Monchi e Di Francesco dal club.
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Romaleaks: inchiesta bomba sulla società, Pallotta: “Bugie”. Mihajlovic per la panchina
La Repubblica: "De Rossi e altri 3 senatori volevano fare fuori Totti, Monchi e Di Francesco". Coinvolti Lippie e gli ex Del Vescovo e Stefanini.
BOMBA ROMA - Era difficile immaginare qualcosa che potesse peggiorare la situazione attuale. E' arrivata, puntuale. Come riportato da La Repubblica, una mail del capo dei fisioterapisti Lippie inviata lo scorso dicembre a Pallotta (e arrivata al giornale), svelava storie di complotti e pugnalate alle spalle, all'interno del club. A riferire all'americano, l'ex medico Del Vescono e l'ex fisioterapista Stefanini. Alla base l'idea di De Rossi, Dzeko, Manolas e Kolarov, di far fuori Totti, Di Francesco e Monchi. Una storia che ha innescato una reazione a catena. De Rossi, in viaggio in Giappone, non parla, ma prepara la querela al giornale. Silenzio totale anche da Totti e Di Francesco. Monchi, dalla Spagna, parla ma fa zero a zero: "Non ne so nulla". E il presidente Pallotta? Senza mezzi termini, come sempre: "Cazzate, qualcuno vuole il male della Roma". E in attesa di un altro comunicato, arriva la smentita del club: "Prendiamo le distanze, la ricostruzione è prima di fondamento". Quasi a confermare l'esistenza della lettera, con il contorno che però sarebbe sbagliato. Anche i due giornalisti sono stati chiamati in causa: "Spero che De Rossi mi quereli. Ho tutto per dimostrare che non sono invenzioni" dice Mensurati. "Spero che i tifosi aprano gli occhi" afferma Bonini. Molti di loro però sui social sono passati al contrattacco: "Articolo pilotato". Ma da chi?. Del Vescovo, ex medico definito tra i più favorevoli alla "detottizzazione", non smentisce: "No comment".
C'È SINISA - Provando a parlare di campo, ci sarebbe ancora la nuova Roma da ricostruire. In attesa del via libera definitivo, Petrachi continua a lavorare per mettere le basi alla squadra che verrà. Dopo l'incontro che i dirigenti hanno avuto ieri alla sede dell'Eur, è venuto fuori un nuovo nome per la panchina, quello di Sinisa Mihajlovic. Una scelta, se confermata, audace visto il passato da laziale del tecnico. Un uomo che però Petrachi conosce bene (lo ha avuto al Torino), di cui si fida e che sembra il profilo giusto per riempire il vuoto di carisma che si è creato nello spogliatoio. Anche l'agente del tecnico non smentisce: "Vedremo, loro cercano un tecnico". Restano in lizza anche Giampaolo, De Zerbi e Gattuso. Dalla Spagna rilanciano anche Bordalas, in scadenza il prossimo anno col Getafe.
DZEKO ADDIO - Domani può essere il giorno dell'annuncio di Conte all'Inter. Ufficializzato l'esonero di Spalletti, allontanato con altri due anni di contratto in essere. Uno dei primi colpi per l'ex Juve sarà, con ogni probabilità Edin Dzeko. La Roma non farà troppa resistenza, ma per il momento spara alto (30 milioni). Possibile venga inserita una contropartita, come successo lo scorso anno con Nainggolan. In Bosnia corrono: "Domani può arrivare la fumata bianca". L'impressione è che servirà ancora del tempo. Di Lorenzo firma col Napoli e ammette: "Mi voleva anche la Roma".
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