Una settimana. Tanto basta per capovolgere il mondo e tutte le proprie certezze. Il viaggio nel web del Villarreal ha un senso profondamente diverso da quello di sette giorni fa: "La verità è che siamo una squadra mediocre guidata da un allenatore ancora più mediocre". Non c'è più traccia della convinzione e della spavalderia che accompagnavano le dichiarazioni alla vigilia della gara di andata: "La Roma non è la Juventus, noi siamo più forti e passeremo senza problemi". La previsione si è sciolta in novanta minuti, portando con sé molte delle illusioni maturate nella prima parte della stagione: "Uno spettacolo indegno. Ecco cosa succede a non prendere nel verso giusto gli avversari".L'accordo è totale, basta leggere la sintesi di un'avventura europea che sta per concludersi: “Siamo poca roba e la Roma è stata spietata all'andata, hanno giocatori con maggiore esperienza”.
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Roma-Villarreal, il web spagnolo: “La verità? Noi mediocri, giallorossi spietati”
All'Olimpico dopo la disfatta dell'andata, anche i tifosi romanisti ci mettono dell'ironia: "Dai che sul 2-0 mischiamo le squadre”.
L'andata e il ritorno si confondono, creando un singolo pensiero che mescola il giallo e il rosso nel segno dell'Europa League: “Ma non dovevate vincere facile?”. Le incursioni romaniste nel mondo virtuale del “submarino amarillo” sono cariche di ironia e orgoglio, lo spettacolo in terra spagnola ha suggerito al Vecchio Continente il nome di una probabile protagonista: “Facciamo così, al ritorno mischiamo le squadre, magari prendete solo due gol in questo modo...”.
In fondo, quella di coppa è solo una parentesi: “Non sono riuscito a capire come mai il Villarreal si esalta contro il Real Madrid ma sparisce davanti a squadre meno blasonate come la Roma". È in Liga che la squadra riesce a far vedere le cose più interessanti, magari senza offrire del calcio spettacolo ma andando dritta al cuore della questione: “Non siamo fatti per rubare gli occhi, non abbiamo i calciatori adatti. L'importante sono i tre punti”, in questo senso la vittoria in casa della Real Sociedad ha riportato un briciolo di serenità. “I ragazzi hanno reagito dopo il disastro in Europa League. Non mi interessa il bel gioco, punto a un posto in Champions”.
Il finale è riservato a chi, con senso del dovere, si proietta alla sfida del giovedì facendo finta che ci possa essere ancora qualche speranza: “Il pallone è rotondo, si sa...”, un pensiero che vorrebbe dire tutto o niente, a sgombrare il campo da ogni tenue illusione ci pensa il pragmatismo di un tifoso. “All'Olimpico dobbiamo andarci con il pullman, parcheggiarlo davanti alla porta e sperare che non esca fuori una goleada come quella dell'andata”.
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