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Spalletti: “Evitare Deportivo-Milan. Totti gioca”. Paredes: “Non ho parlato di rinnovo” – AUDIO – VIDEO – FOTO

Le parole del tecnico: "Domani giochiamo per vincere. Vogliamo far vivere ai tifosi notti come quella dell'andata". Paredes: "Lavoro per restare a lungo"

Redazione

Giornata di vigilia per la Roma che domani sarà impegnata in Europa League per il ritorno dei sedicesimi di finale contro il Villarreal. L'obiettivo sarà difendere lo 0-4 realizzato al Madrigal giovedì scorso, provando a non pensare al match di domenica contro l'Inter. In conferenza stampa hanno parlato mister Spalletti con Paredes al suo fianco.

LE PAROLE DI SPALLETTI:

Bollettino medico: Ci sono solo le cose che sapete. C'é Nura che sta continuando e purtroppo Florenzi.

E' difficile preparare mentalmente una partita come quella di domani?

Se non siamo all'altezza della situazione è difficile, ma mi sembra che questo discorso sia appurato. C'è un dialogo e una presa di coscienza superiore a quella della banalità. La storia del calcio dice che ci sono risultati clamorosi. Uno che si può accostare è quello del Milan contro il Deportivo. Da 4-1 a 4-0. Quanti risultati anche nella stessa partita si vedono alla fine del primo tempo in un modo e alla fine della partita in un altro. Ce n'è uno clamoroso che abbiamo anche subito noi che è quello di Genova. Qualche esempio gli si porta ma poi facciamo un ragionamento corretto quotidiano nello spogliatoio che riguarda quello che dev'essere il nostro modo di interpretare le partite e l'allenamento.

Turnover ragionato domani?

Sì, anche perché quelli altri, quelli che hanno giocato di meno, hanno una grande qualità evidenziata quando sono stati chiamati in causa. Non si raggiungono certi risultati se non c'è il supporto di quelli che giocano di meno, soprattutto dando una spinta per far venire bene anche gli allenamenti stessi sempre. E' un impegno costante. Qualcosa verrà fatto. Se gente come Paredes, Vermaelen, Jesus si vogliono chiamare riserve sì, giocano le riserve. Ci vuole fantasia. Oppure Perotti, El Shaarawy, lo stesso Mario Rui che per ora ha avuto poco spazio, ma ha fatto vedere in precedenza, quando l'ho messo dentro, di essere all'altezza della situazione e di potersi fidare di lui. E' chiaro che va fa fatta la valutazione anche su quello che ha giocato più spesso che Emerson, e come fai? Diventa difficile.

Caso Bonucci-Allegri. La Roma può approfittare del nervosismo Juve? Lei ha un pensiero sull'accaduto?

E' un periodo particolare, si affrontano partite importanti in Europa e campionato e l'addizione di partite ravvicinate può fare la differenza e creare problemi anche a squadre attrezzate come Roma e Juve. Dipenderà dai risultati che fanno sempre la differenza. Come noi, loro hanno le carte in regola per passare questo periodo in maniera indolore. Ci sono anche gli avversari che sono forti. Per il resto, non ho elementi. A volte faccio fatica a trovare la soluzione corretta nelle mie situazioni. Per quanto riguarda quello che è successo alla Juventus non so.

Totti e Gerson domani giocano? Gerson non gioca da 2 mesi, è in condizione per giocare?

Due o tre ruoli li devo valutare bene, devo fare valutazioni e considerazioni che vanno un po' più in là e sono soltanto mie. Totti è di tutti, lui gioca. Gerson ha giocato poco, si è impegnato. Ha fatto vedere delle qualità ma l'ho fatto giocare poco. E' da vedere in un discorso più ampio e non posso garantire che parta dall'inizio.

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Roma principale avversaria del Manchester United per la vittoria finale?

Non so che strada faremo e cosa troveremo davanti a noi in questa competizione, ma so che dalla nostra testa non uscirà mai il pensiero di rivivere serate importanti come quella dell'andata e fare risultati per fare felici i tifosi. Averli visti gioire nella città dopo quel risultato è stato molto bello, anche se l'abbiamo visto passando sul pullman. C'è da rimarcare come siamo stati accolti in quella città e come sono stati accolti i nostri tifosi e come sono stati accettati nella festa fatta con i propri colori dentro un'altra città. Spesso si usa questo fatto dei tifosi avversari... No! Sono tifosi della Roma o del Villarreal. Se smettessimo di parlare di avversari daremmo un contributo per vivere bene il sentimento che ci accomuna un po' a tutti quelli che viviamo per questo sport. Spero che i loro tifosi vengano accolti bene come è successo ai nostri. Sono le intenzioni dei nostri calciatori che ce lo indicano: dobbiamo vincere più partite possibili. Domani sembrerebbe di poter entrare in campo e gestire la situazione. Non si gestisce niente. Andiamo per vincere, per forzare i ritmi della partita. Dev'essere un'abitudine, una costante. Noi vogliamo essere quelli lì. C'è il rischio di valutarla diversamente e non va fatto, l'analisi di una competizione del genere la facciamo nel doppio turno. La fine della prima è come un water-break. Poi c'è quella dopo e va fatta bene uguale. Non avrebbe senso fare una gara e lasciare a lesinare lo 0-0 e fare un gioco che prevede di passare 90 minuti. Noi vogliamo fare la partita. Lo vogliamo fare domani sera e contro chiunque si mette davanti alla strada perché noi vogliamo andare di là. Il risultato che ha fatto clamore, di un'italiana che va a vincere 4-0 dev'essere una costante. Abbiamo la possibilità di giocare le partite a viso aperto chiedendo strada. Lo facciamo vedere subito, nel modo di ragionare e di entrare in campo andare a pressare alto come abbiamo fatto all'andata e se non lo facciamo rimango deluso. Di me primo di tutto ma poi anche di loro. Delusione è una parola corretta. Dev'essere una parola forte perché la partita di domani è importante come è importante la competizione, ma non so dove arriveremo.

Su Paredes.

Se gioca con De Rossi si divide il palleggio basso perché sono due che amano venire a prendere la palla bassa per fare gioco. Quando gioca con Strootman, Kevin è quello che va sempre al di là. Dividendosi il palleggio è sempre uno che sale e uno che si abbasso. Quello che è marcato deve portar via l'avversario per lasciare posto all'altro e viceversa. Strootman è quello che va sempre più alto, ha bisogno di più spazio avendo più gamba, essendo un giocatore più da tutto campo diventa più facile che uno stia più alto e l'altro più basso.

Cosa è cambiato in Dzeko e Salah per diventare così forti e affiatati? Domani faranno parte del turnover?

Li ha cambiati la crescita di squadra. Essendo diventati una squadra forte sono agevolati sopratutto quelli che fanno calcio offensivo. Trovano equilibrio dietro, gli viene consegnata una palla più giocata, un'azione più costruita, meno palle buttate. Loro due stanno bene insieme, uno è fisico e forte da un punto di vista di palla addosso, mentre l'altro è velocissimo ed è forte nella palla giocata in bandierina per prenderla poi di rincorsa, ma la differenza la fa sempre il fattore squadra. Loro hanno qualcosa individualmente per far diventare gli altri componenti una squadra. La Roma adesso è una squadra che può condizionare gioco e risultato per giocatori che entrano per la prima volta. Viene messo in un contesto che funziona e viene agevolato nel mostrare il suo repertorio. Essendo poi questi giocatori campioni di livello internazionale è più facile e più corto. Ci sono le scorciatoie per arrivare a quell'obiettivo del risultato e della prestazione importante. Domani non gioca nessuno dei due. Chiamiamolo turnover e secondo come fanno gli altri non giocano neanche la prossima. Si "riturnover".

LE PAROLE DI PAREDES:

Perotti ha detto che puoi essere il numero 5 della Roma per i prossimi anni. Che ne pensi?

Sì me lo dice spesso, devo fare sempre bene e continuare continuare come sto facendo per rimanere tanti anni.

Stai crescendo a Roma. Dove devi migliorare?

Devo migliorare in ogni aspetto. Cerco di farlo ogni allenamento. Continuando così, cercando di fare sempre meglio ci riuscirò.

Come hai vissuto le voci di mercato? Contratto?

Sono stato molto tranquillo sia a gennaio che la scorsa estate. Del rinnovo ancora non ho parlato, penso a stare concentrato e giocare bene ogni partita aspettando le mie opportunità.

Come cambia la tua partita se giochi con De Rossi o Strootman?

Il mister mi chiede le stesse cose sia che gioco con Daniele che con Kevin. Mi trovo bene con tutti e due e cerco di fare il meglio con chiunque. Non ho differenze.