Lorenzo Pellegrini ora ha messo d'accordo tutti ed è diventato il simbolo della Roma di José Mourinho. Il capitano ha ereditato una fascia pesante, ma ora la porta a schiena dritta come ha dimostrato anche nella sua prima amichevole contro lo Sporting Lisbona. In cui non solo ha segnato ma ha dato l'impressione di essere cresciuto ulteriormente dopo un'estate da notti magiche. Ora Lorenzo è il leader di questa squadra. Nel suo primo anno pieno da capitano giallorosso ha fatto il salto di qualità: dal record di gol in una singola stagione (14) al primo trofeo con la fascia al braccio. Mou, ad agosto, l'aveva caricato: "Può fare tutto. Se avessi tre Pellegrini li farei giocare sempre tutti e tre. È un giocatore molto funzionale, può giocare in vari ruoli. Lorenzo è intelligente, capisce il gioco e le idee dell'allenatore". Pellegrini ha ripagato la fiducia del suo tecnico con delle prestazioni di grande livello e gli ha regalato, insieme ai compagni, la prima edizione della Conference League. Il quinto trionfo europeo personale per José dopo le 2 Champions (Porto e Inter), la Coppa Uefa (Porto) e l'Europa League (Manchester United), che si è anche tatuato sulla pelle.
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Roma, Totti e Mourinho avevano ragione: Pellegrini vale davvero per tre
Il numero 7 è cresciuto tanto in questa annata ed è diventato uno specialista dei calci piazzati. Nella stagione 2021/22 Pellegrini ha realizzato 3 punizioni dirette contro Cagliari (da 3 punti), Juventus e nel derby con la Lazio, dove ha fissato il punteggio sul 3-0 con la sua pennellata d'autore sotto all'incrocio dei pali. Quest'anno avrà un degno 'avversario' in squadra per battere le punizioni dirette, il nuovo acquisto Paulo Dybala. Vedremo se la Joya riuscirà a sostituire il capitano in questa specialità oppure, ipotesi più probabile, i due si alterneranno nel calciare le punizioni. La certezza per Mou è quella di avere due specialisti.
Come e dove può giocare con Dybala
L'arrivo in giallorosso di Paulo Dybala potrebbe aprire le danze a nuovi scenari tattici per la Roma di Mourinho. In queste prime quattro amichevoli estive il tecnico portoghese ha utilizzato sempre il 3-4-2-1 e Lorenzo Pellegrini, che ha giocato contro Portimonense e Sporting CP, ha fatto il trequartista in coppia con Perez prima e Zaniolo poi. Nel modulo attuale dei giallorossi, Paulo Dybala può agire al fianco di Pellegrini sulla trequarti con Abraham prima punta. In questo caso il 'sacrificato' in panchina sarebbe Nicolò. Mantenendo il 3-4-2-1, Lorenzo potrebbe scalare a centrocampo vicino a Matic o Cristante, e Dybala giocherebbe in coppia con Zaniolo dietro a Tammy. L'altra possibilità sarebbe quella di vedere due punte: Abraham in tandem con Paulo, Zaniolo rifinitore e il 7 a centrocampo. Tanta qualità e molti gol al servizio di José Mourinho che avrà l'imbarazzo della scelta per fare la formazione.
Alla fine Dybala ha scelto la maglia numero 21 e non la 10 che era di FrancescoTotti: "Io credo che quel numero e quella maglia debbano ancora essere suoi per ciò che rappresenta per la città e i tifosi. Ho ringraziato molto, per portare una maglia così c'è bisogno di tanto rispetto e responsabilità. Un giorno magari potrò portarla". Anche Pellegrini è uno dei papabili per vestire la casacca numero 10, ma per il momento resta il 7. Vedremo in futuro se cambierà idea.
L'investitura di Francesco Totti
Lorenzo avrebbe anche il benestare dello storico 10 della Roma, Francesco Totti. Recentemente l'ex capitano ha dichiarato: "Potrebbe essere il nuovo 10 della Roma ma, conoscendolo, non credo voglia prenderla. È fondamentale, duttile, tutte le squadre lo vorrebbero". Insomma Totti darebbe la sua vecchia maglia a Pellegrini senza pensarci due volte.
Francesco era stato uno dei primi, insieme a Mourinho, a puntare sul talento del 7 giallorosso all'inizio della passata stagione. "Roma e la Roma capiscano il valore di questo ragazzo: è veramente forte e ha tutte le doti morali che servono per essere leader". Aveva detto Totti in un'intervista a La Gazzetta dello Sport nel settembre 2021. Poi ha incoronato Pellegrini come suo erede di fascia: "Sa comportarsi, sa stare al suo posto, è umile. È un degno capitano".
Riccardo Casoli
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