Roma, raggiunto l’obiettivo del delisting. Il club è fuori dalla Borsa

Dopo ben 22 anni la Roma dirà addio alla Borsa. Nell'ultimo giorno dell'Opa la Roma ha raggiunto finalmente l'obiettivo del delisting. Oggi 22 luglio 2022, secondo quanto riportato da teleborsa, sono state presentate 5.811.343 richieste di adesione. Pertanto, complessivamente le richieste di adesioni sono a quota 34.713.618, pari al 55,17% dell'offerta. La nuova percentuale del capitale sociale detenuto dai Friedkin ha superato il 95%. L'Opa era stata lanciata dai proprietari giallorossi ad inizio maggio scorso e la sua scadenza è stata prorogata per ben due volte e il prezzo dell'offerta è stato aumentato da 43 a 45 centesimi per azione. Queste somme, ora, verranno incassate da tutti soci (anche quelli che non hanno aderito) con il gruppo di controllo che dovrà sborsare circa 30 milioni di euro. Agli azionisti che hanno aderito, invece, sono previste delle ricompense stabilite dal club attraverso il programma "Assist club".

Cosa cambia per la Roma senza la Borsa

Aver superato il 95% del capitale sociale garantisce l'uscita dalla quotazione in Borsa del club giallorosso che permetterà di concentrarsi sulla gestione della società, di gestire i propri investimenti sulla società senza considerare i vincoli legati alla quotazione in Borsa, focalizzandosi anche sulla costruzione del nuovo stadio di proprietà che verrà costruito nella zona di Pietralata. Una società quotata è soggetta a molte pressioni di soggetti esterni. Al contrario, una società non quotata può essere gestita con maggior concentrazione e focalizzazione sugli obiettivi della società e minor preoccupazione per le questioni legate ai mercati finanziari.