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Roma Primavera, Semeraro: “Sono nel settore giovanile migliore d’Italia”

LaPresse

Il difensore giallorosso è stato protagonista del consueto approfondimento su RomaTV

Redazione

La Primavera di Alberto De Rossi continua a sfornare talenti cristallini, giovani giallorossi che di volta in volta si raccontano a Next Generation, consueta rubrica di approfondimento in onda su RomaTV. Il protagonista di oggi è stato il difensore Francesco Semeraro, che si è lasciato andare in parole di profonda stima e rispetto verso la realtà romana. Questa l'intervista completa a RomaTV:

Adesso si può dire che Trigoria è casa tua?

"Certamente. Mi piace stare qui e passare gran parte della mia giornata a Trigoria. Ho sempre sognato di far parte di una società così e di esprimere le mie qualità a livello professionistico. Mi sento a casa e questo per me è importante".

Ti vediamo adesso più sicuro e convinto rispetto alle prime volte...

"Non credo però fosse paura. Ero consapevole che stare lontano da casa non sarebbe stato semplice, ma se vuoi inseguire i tuoi sogni alcuni sacrifici vanno fatti".

La tua firma sul contratto della Roma è avvenuta a una festa giusto?

"E' stato emozionante: era in occasione della festa di fine anno della squadra di calcio dove giocavo prima. E' stato per me un punto di partenza, davanti poi tutta la mia città, ossia Fasano in Puglia. E' una piccola cittadina, siamo 40 mila abitanti comprese le frazioni. Arrivare da lì mi ha trasmesso valori come umiltà e sacrificio".

"Nel mio primo torneo con la Roma arrivammo in finale e battemmo l'Inter 4 a 2. Di sicuro il momento che mi ha segnato di più a legarmi con i giallorossi. Mi piace la città, i colori e lo ritengo il settore giovanile migliore di Italia. La scelta più giusta che potessi fare"

Ci dicono inoltre dallo spogliatoio che sei il più fissato con il calcio in generale...

"Non mi perdo nessuna partita, di ogni nazione e di ogni campionato. Il Barcellona è una realtà che ho sempre stimato, per i campioni e per il gioco che propone. Lo scorso anno però tifavo Roma e ho vissuto quel match da raccattapalle, sotto la Sud: è stato straordinario. Il passo successivo sarà scendere in campo in Serie A. Il mio sogno più grande".

C'hai sperato con l'Empoli?

"Certo, ancora non ci credevo quando mi hanno chiamato. Ho pensato però soprattutto a godermi il momento. So mettermi a disposizione nonostante sia un terzino sinistro. Ho fatto tutto, anche il portiere quando ero più piccolo".