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Lobont: “A Roma di importanti ci sono il Papa e Totti”

Il portiere giallorosso: "Con i giallorossi ho appreso tante cose e conosciuto molti allenatori e calciatori forti. Cosa amo della cucina italiana? La pasta, ma ora non la posso mangiare..."

Redazione

Bogdan Lobot, portiere della Roma da ben otto anni, ha parlato, al portale romeno ProSport, della sua scelta di rimanere in giallorosso, della sua vita nella capitale ed, immancabilmente, del suo amico Francesco Totti. Queste le sue parole:

Hai 39 anni e vivi a Roma da 8. Come descrivi la tua giornata?

Un giorno nella mia vita? Molto normale. Inizia con modestia e umiltà e così finisce. Queste due cose mi aiutano ad avere le idee chiare su quello che faccio, e di avere una mente aperta e un cuore che può perdonare qualsiasi cosa.

Hai militato in diversi campionati: Romania, Olanda ed Italia con la Fiorentina e la Roma. Dove sei stato meglio?

Mi sono sentito bene dovunque. Con il Rapid, con la Dinamo e Hunedoara. E 'stato bello all'Ajax, alla Fiorentina, dove ho trascorso un anno e a Roma,  dove va  tutto bene.

Sei andato 8 anni fa alla Roma: com'è stata la tua esperienza con i giallorossi e cosa vuol dire essere il loro portiere?

Vedo la mia carriera sempre nella stessa direzione, vale a dire di essere un giocatore. Ho un anno e mezzo un contratto con i giallorossi e ora, a 39 anni appena compiuti, ho questa grande opportunità di essere in un gruppo grande come la Roma, dove ci sono grandi allenatori, giocatori di qualità eccezionale da cui ho imparato e sto imparando qualcosa ogni giorno. L'esperienza qui fatta sicuramente mi aiuterà in futuro.

Futuro da allenatore?

Devo vedere quale sarà il mio futuro ma, certamente, sarà nel mondo del calcio. Se farò il preparatore dei portieri principale o no vedremo. Però, se riuscissi a diventare preparatore, voglio esserlo della nazionale romena.

Andiamo indietro nel tempo. Com'è iniziata la carriera con la Roma?

Non piacevolmente. Ho iniziato con il Napoli all'Olimpico: ho preso gol subito, dopo appena 20 minuti. Per fortuna, Totti ha salvato il mio debutto facendoci vincere per 2-1.

Che cosa è successo, eri nervoso?

Non ci sono state emozioni. Non mi giustifico in alcun modo, ma quella partita era dopo l'infortunio al ginocchio, è stato il primo match dopo l'intervento chirurgico su legamenti crociati.

Cosa pensa di Totti?

E' un ragazzo semplice, divertente. Sai cosa si dice a Roma? Ci sono due personaggi importanti: il Papa e Totti. E' una persona straordinaria che aiuta tutti.

E la squadra per quanto riguarda i nuovi arrivati giovani cosa gli dicono?

Credo che, in un primo momento ci sia timore, nei primi giorni, ma poi non ci sono barriere. Totti è una persona semplice che apre la sua anima a tutti e aiuta i giovani ad integrarsi.

Ha mai avuto momenti di rabbia con la Roma? 

Di solito, urlo a tutti, mi arrabbio perché voglio migliorare tutte le qualità. Succede che durante una partita o prima di agitarsi, ma è successo di discutere o di avere discussioni più accese con chiunque.

Con quale macchina gira per Roma?

Una Fiat 500, piccola e confortevole, con 4 posti a sedere.

La cucina italiana è riconosciuto come una delle migliori. Ti piace?

Sì, ma ultimamente non posso proprio mangiare pasta.

A mangiare la pasta sono capaci tutti, ma a cucinarla?

Non è difficile. Mettere l'acqua in una pentola, aspettare che bollisca, gettare la pasta e mangiarla.

L'ultima cosa che hai cucinato?

Un po' di pasta, ma non per me.

I dolci. Roma è famosa per le sue gelaterie, qual è il tuo gusto preferito?

La sai una cosa? Tra tutti i dolci preferisco la pizza con la Nutella.

Qual è la prima parola che ha imparato in italiano? 

Sconto. Appena arrivato al lago di Garda, ho avuto un pomeriggio libero. Ho preso un autobus che mi ha portato in un centro commerciale. Era gennaio, quindi periodo di saldi e sconti e dovunque mi girassi c'erano cartelli con scritto in maiuscolo "Sconti"!