Anche nei lunghi inverni più bui ci sono giornate di sole e pace. Quest’anno, oltre a Zaniolo, quei giorni sereni hanno il volto e la cresta del Faraone che è riuscito a trovare una continuità inaspettata. El Shaarawy non è stato solo il capocannoniere di una Roma mai così brutta dai tempi di Luis Enrique. Ha rappresentato la scossa improvvisa che tentava di rianimare un reparto spesso soggetto a improvvisi casi di narcolessia collettiva. C’era sempre Stephan tra assist, gol ed errori comprensibili che hanno portato pure alla lite con Dzeko contro la Spal. Pure lui però è a rischio per il futuro, e pure lui era stato praticamente messo sul mercato lo scorso anno.
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