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Roma, in panchina è un rebus e lo stadio resta in stand-by: chiesto l’inserimento del Qatar

Giorni frenetici in casa giallorossa per decidere il futuro della sua panchina. In lizza diversi nomi: Gattuso, De Zerbi, Bordalas. Più defilato Giampaolo che piace molto al Milan

Dario Marchetti

“Ne resterà soltanto uno”. Con la frase cult del film “Highlander” diretto da Russell Mulcahy si può riassumere la situazione dell’allenatore in casa Roma. Il primo a defilarsi non più di qualche settimana fa è stato Antonio Conte, ora promesso sposo dell’Inter. Sarri sembra sempre più direzionato in casa Juve. Poi il no di Gasperini arrivato ieri e certificato oggi dall’ufficialità dell’Atalanta. Continueremo insieme recita il comunicato bergamasco con le parole del presidente, Antonio Percassi, il quale raddoppierà anche l’ingaggio del tecnico. Dunque a Trigoria pensano a chi ci sarà per il dopo Ranieri. Giampaolo sembrerebbe la prima scelta del Milan e sul tavolo rimarrebbero Gattuso, Bordalas del Getafe (cercato anche dal Siviglia) e De Zerbi. Quest’ultimo, al netto della smentita: Mi piacerebbe restare al Sassuolo, avrebbe anche un altro ostacolo e rappresentato dal contratto in scadenza nel 2020. 

MERCATO - Senza l’allenatore per la Roma è difficile anche dettare le linee guida del mercato che dovrebbe essere condotto da Gianluca Petrachi. Condizionale d’obbligo anche qui vista l’ufficialità in giallorosso che tarda ad arrivare. Qualcosa comunque si muove e nonostante Gasperini non sarà il tecnico del prossimo anno, non sembra tramontare la pista che porterebbe a Duvan Zapata. Sarebbe il sostituto naturale di Dzeko, pronto a fare le valige e a raggiungere il suo ex compagno Nainggolan all’Inter. Intanto Ünder piace molto sia all’Arsenal che al Tottenham, che nelle scorse settimane si sono fatte avanti con il suo entourage per capire se ci fossero o meno i margini per trattare. Risposta positiva, il giocatore ha un contratto fino al 2023, guadagna meno di due milioni a stagione, bonus inclusi, e per la Roma non è incedibile a fronte di un’offerta dai 40 milioni in su. Dovesse partire, però, i giallorossi virerebbero su Thauvin del Marsiglia

STADIO - Una situazione di stand-by che a Trigoria vivono in maniera quasi trasversale e anche all’interno del progetto Tor di Valle. Nei giorni scorsi emissari della Roma sono andati a fare una “passeggiata” molto interessata su terreni di proprietà del costruttore Leonardo Caltagirone lungo la Roma-Fiumicino. Aree già edificabili, già dotate di collegamenti viari e anche in ferro. Insomma, un piano B, quello di cambiare area, che per ora non trova conferme in Campidoglio. Intanto emergono nuove indiscrezioni sul fronte Qatar con il club giallorosso che avrebbe chiesto al fondo di entrare anche nell’operazione stadio. Dall’emirato, per il momento, non sarebbe ancora arrivata una risposta all’offerta fatta da un uomo di fiducia di Pallotta, lo stesso che ha concluso l’affare con Qatar Airways

DE ROSSI - A proposito di compagnie aree, l’ex capitano della Roma ne ha usufruito lunedì per volare in Giappone, più nello specifico a Tokyo, come confermato dalla moglie sui social. “Il ragazzo sta bene” scrive Sarah Felberbaum a tre giorni dal suo addio ai colori giallorossi. Continuano invece ad arrivare i messaggi dei vecchi compagni di squadra. Da Zaniolo a Pellegrini, passando per El Shaarawy e Perotticon quest’ultimo che ha parlato anche del possibile futuro in Argentina di De Rossi: Gli piace il Boca, con Leandro Paredes vedeva i Superclasicos, ma non so se vuole venire. E’ una decisione personale”. Ora bisogna solo aspettare e solo il tempo ci dirà il suo futuro, così come quello della Roma.